Primo processo per le curve violente: il Milan si costituisce parte civile

Il Milan e la Lega Serie A si costituiscono parte civile nel processo contro gli ultrà della Curva Sud, dopo le violenze a San Siro che hanno compromesso la sicurezza negli stadi.
"Il Milan si costituisce parte civile nel primo processo per le curve violente, segnando un passo importante nella lotta contro la violenza nel calcio." "Il Milan si costituisce parte civile nel primo processo per le curve violente, segnando un passo importante nella lotta contro la violenza nel calcio."
Il Milan si costituisce parte civile nel primo processo per le curve violente, segnando un passo importante nella lotta contro la violenza nel calcio

Ultimo aggiornamento il 20 Febbraio 2025 by Francesca Monti

Le recenti violenze verificatesi a San Siro, dove gli ultrà della Curva Sud hanno creato un clima di **intimidazione**, hanno spinto il Milan e la Lega Serie A a costituirsi parte civile nel primo processo che scaturisce dalla maxi inchiesta condotta dalla **Polizia** e dalla **Guardia di Finanza**. Questo procedimento, che ha avuto inizio a settembre 2024 con l’arresto di 19 persone, ha messo in luce un problema che ha allontanato **famiglie** e **spettatori** dallo stadio, generando **danni economici** e **reputazionali** significativi.

Il contesto delle violenze a san siro

Il clima di **paura** e **intimidazione** creato dagli ultrà ha avuto ripercussioni non solo sugli spettatori presenti, ma anche su coloro che seguono le partite da casa. Le azioni **violente** hanno compromesso il valore dei **diritti audiovisivi**, contribuendo a un crescente **disinteresse** per il **calcio**. Le motivazioni di questa azione legale sono state dettagliate nei documenti depositati, evidenziando come le violenze abbiano avuto un impatto negativo sull’immagine del **club** e sull’intero movimento calcistico.

Il processo, che si svolgerà a **Milano**, vedrà tra gli imputati alcuni nomi noti tra gli ultrà, come Christian Rosiello, ex **bodyguard** del rapper Fedez, e Francesco Lucci, fratello del leader della Curva Sud, Luca Lucci. Questi ultimi, insieme ad altri, sono accusati di **associazione per delinquere** finalizzata a **estorsioni** e **aggressioni**. La scelta del rito abbreviato da parte di alcuni imputati, come Andrea Beretta, **collaboratore di giustizia**, ha ulteriormente complicato la situazione.

Le accuse e il profilo degli imputati

I tre ultrà presenti in aula sono accusati di aver trasformato lo **stadio** in un “territorio di propria pertinenza”, dove la **violenza** era utilizzata per mantenere il controllo e intimidire chiunque tentasse di opporsi. Gli avvocati della Lega Serie A, Salvatore Pino e Matias Manco, hanno sottolineato la presenza di una **struttura organizzativa** ben definita, con ruoli specifici all’interno del gruppo. Questo ha permesso agli ultrà di sfruttare il **tifo calcistico** per perseguire obiettivi illeciti, compromettendo la **sicurezza** e la **convivenza civile**.

Tra le violenze segnalate ci sono anche gli **ingressi abusivi** allo stadio, che hanno coinvolto centinaia di persone per ogni partita casalinga. Le **aggressioni** agli **steward** e agli **addetti alla sicurezza** sono state documentate, evidenziando un quadro preoccupante di violenza e intimidazione. Le vittime di estorsioni legate a questi eventi non hanno però deciso di costituirsi parte civile, nonostante le gravi accuse.

Il processo e le prossime udienze

La prima **udienza**, svoltasi davanti al collegio della sesta penale presieduto da Ilaria Simi De Burgis, ha avuto una durata molto breve, limitandosi alla raccolta delle richieste da parte della Lega Serie A e del Milan. I giudici si pronunceranno sulle parti civili il 20 marzo 2025, giorno in cui sarà ascoltato anche il primo **teste** dell’accusa. Il pubblico ministero, Paolo Storari, ha espresso contrarietà alle **riprese televisive** e fotografiche in aula, per evitare la spettacolarizzazione del processo e la **gogna mediatica** per gli imputati.

Il **calendario** delle udienze è già stato stilato fino a giugno 2025, con un elenco di **testimoni** che inizialmente conta 72 nomi. Tuttavia, la **Procura** prevede di ridurre il numero a meno di 40, accettando di presentare alcuni **verbali** direttamente. Tra i testimoni figurano anche persone coinvolte in episodi di **violenza** legati a **risse** e **aggressioni**, tra cui Cristiano Iovino, un **personal trainer** aggredito in un locale nel 2024.

Il processo rappresenta un passo significativo nella lotta contro la **violenza** negli stadi, con l’obiettivo di ripristinare un ambiente **sicuro** per tutti gli appassionati di **calcio**.

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