Ultimo aggiornamento il 25 Febbraio 2025 by Luisa Pizzardi
Il 25 febbraio 2025, un evento ha scosso le acque dello Stretto di Taiwan: un cavo sottomarino è stato danneggiato, portando al sequestro di un mercantile battente bandiera del Togo. L’imbarcazione, con un equipaggio di nazionalità cinese, è stata catturata dalla Guardia costiera di Taiwan, che ha avviato un’inchiesta per stabilire se si sia trattato di un atto doloso o di un semplice incidente. Questo episodio ha sollevato preoccupazioni riguardo alle potenziali manovre della Cina nella regione, note come “tattiche della zona grigia”.
Danneggiamento del cavo sottomarino
Intorno alle 3 del mattino del 25 febbraio, la Chunghwa Telecom, una delle principali compagnie di telecomunicazioni di Taiwan, ha segnalato il danneggiamento di un cavo sottomarino in fibra ottica che collega Taiwan alle isole Penghu. In risposta, la Guardia costiera ha avviato immediatamente operazioni di monitoraggio e controllo della zona. Le autorità non escludono che l’incidente possa essere parte di un’operazione di interferenza ostile, una pratica frequentemente attribuita alla Cina.
La portavoce del governo di Taiwan, Michelle Lee Hui-chih, ha confermato che le indagini sono in corso per chiarire la natura del danno. Un portavoce della Guardia costiera ha aggiunto che l’area era sotto attenta sorveglianza e che il mercantile coinvolto era stato avvisato circa 925 metri prima di raggiungere il cavo danneggiato. Le autorità sono arrivate sul posto intorno alle 2.30, trovando la nave Hong Tai ancorata a circa sei miglia nautiche dal porto di Tainan.
Intercettazione e sequestro della nave
Dopo aver intimato al mercantile di lasciare l’area, la Guardia costiera ha ricevuto una segnalazione dell’incidente circa 30 minuti dopo. L’imbarcazione è stata intercettata e scortata verso il porto di Anping. Tuttavia, le comunicazioni con l’equipaggio si sono rivelate problematiche. Nonostante i tentativi delle autorità di contattare la nave, il mercantile non ha risposto né tramite i sistemi di comunicazione a bordo né via radio. L’equipaggio ha affermato di trovarsi a bordo della Hong Tai 168, mentre il sistema di identificazione automatica indicava il nome Hong Tai 58.
La confusione sull’identità della nave ha sollevato ulteriori interrogativi. Secondo quanto riportato dal Guardian, i registri mostrano almeno tre nomi diversi associati al numero di identificazione dell’unità navale. La Guardia costiera di Taiwan ha dichiarato che l’imbarcazione opera con “capitale cinese”, aggiungendo un ulteriore strato di complessità alla situazione. Le autorità taiwanesi hanno assicurato che l’inchiesta chiarirà tutti i dettagli, mentre Taiwan continua a mantenere la sua posizione di indipendenza, nonostante le rivendicazioni della Cina, che considera l’isola una “provincia ribelle”.
Implicazioni e reazioni
L’incidente ha suscitato preoccupazioni sia a livello locale che internazionale, dimostrando come le tensioni tra Taiwan e Cina possano manifestarsi in modi inaspettati. Le comunicazioni di rete sono state rapidamente dirottate su altri cavi, come confermato dal ministero per gli Affari digitali di Taipei, per garantire la continuità dei servizi. Questo evento sottolinea l’importanza strategica delle infrastrutture sottomarine e il loro ruolo cruciale nelle relazioni geopolitiche della regione.
Le autorità taiwanesi stanno monitorando attentamente la situazione, consapevoli che qualsiasi azione intrapresa potrebbe avere ripercussioni significative. La comunità internazionale osserva con attenzione gli sviluppi, poiché la stabilità nella regione è fondamentale per la sicurezza e la prosperità di tutti i paesi coinvolti. La Guardia costiera di Taiwan continua a lavorare per garantire la sicurezza marittima e proteggere le infrastrutture critiche, mentre l’indagine sul mercantile sequestrato prosegue.