La piaga sommersa della violenza e dei maltrattamenti sulle donne

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La piaga sommersa della violenza e dei maltrattamenti sulle donne - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 11 Dicembre 2023 by Redazione

Donne con disabilità: una violenza sommersa che richiede azioni urgenti

Pregiudizi e stereotipi si combinano, creando disparità che colpiscono le donne con disabilità su più fronti. Questo fenomeno sommerso deve emergere con urgenza, richiedendo rilevazioni dettagliate e servizi specializzati sul territorio. Secondo la ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli, “oltre il 66% delle donne con disabilità ha subito violenza, più dell’87% da parte di persone vicine a loro”. Questo sottolinea la necessità di dati accurati per implementare misure adeguate.

Dati obsoleti

I dati più recenti dell’Istat risalgono al 2014, quando il 10% delle donne con disabilità risultava vittima di stupro, il doppio rispetto a quelle senza disabilità. Tuttavia, ora la Direzione centrale della Polizia criminale ha fornito un monitoraggio accurato grazie all’inserimento di un campo specifico nel sistema di indagine. Secondo i dati anticipati dal Sole 24 Ore, contenuti in un focus dell’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori, dal 1° ottobre 2022 al 30 settembre 2023 sono stati commessi 324 reati contro le donne con disabilità: 238 casi di maltrattamenti in famiglia (73%), 54 casi di violenza sessuale (17%) e 32 casi di stalking (10%).

Violenza inaccettabile e difficoltà di denuncia

Il rapporto afferma che “in alcuni casi i maltrattamenti sono stati perpetrati da persone a cui la donna era affidata per motivi di educazione, istruzione o cura”. Queste violenze sono ancora più inaccettabili considerando che le donne con disabilità sono più vulnerabili ma meno propense a denunciare, e spesso non vengono credute. Per coloro che vivono con una disabilità cognitiva o intellettiva, può essere difficile riconoscere che ciò che stanno subendo è una forma di violenza. Secondo l’Istat, l’11% delle donne che si rivolgono ai centri antiviolenza presenta una forma di disabilità.

L’importanza dell’Osservatorio nazionale

Rosalba Taddeini, responsabile dell’Osservatorio nazionale sulla violenza contro le donne con disabilità per l’associazione Differenza Donna, afferma che questo fenomeno fatica ad emergere a causa dei forti pregiudizi nei confronti delle donne con disabilità, dei loro desideri e delle loro prospettive future. L’associazione ha accolto circa 100 donne con disabilità nel 2022, la maggior parte delle quali (42%) con disabilità psichica, seguite dal 10% con disabilità sensoriale, 11% con disabilità motoria e 10% con disabilità cognitiva-intellettiva. Inoltre, il 10% delle donne ha sviluppato una disabilità a seguito della violenza subita.

La violenza contro le donne con disabilità è un problema grave che richiede azioni immediate. È fondamentale raccogliere dati aggiornati per comprendere appieno l’entità del fenomeno e sviluppare servizi specifici per supportare queste donne. Solo attraverso un impegno congiunto delle istituzioni, delle organizzazioni e della società nel suo complesso sarà possibile combattere efficacemente questa forma di violenza e garantire un futuro più sicuro e inclusivo per tutte le donne con disabilità.

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