Aumento turistico nelle dimore storiche post-Covid: oltre 26mila visitatori per struttura

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Aumento turistico nelle dimore storiche post-Covid: oltre 26mila visitatori per struttura - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 12 Dicembre 2023 by Redazione

Il turismo nelle dimore storiche italiane sta crescendo dopo il Covid-19

Il turismo nelle dimore storiche italiane sta vivendo una ripresa significativa dopo il periodo difficile causato dalla pandemia di Covid-19. L’Associazione Dimore Storiche Italiane (Adsi) conta più di 4500 soci e rappresenta il più importante Museo Diffuso del paese. Le sue 547 dimore-museo attive hanno registrato un aumento di visitatori, passando dai 12,9 mila nel 2019 ai 26,5 mila visitatori medi pro-capite nel 2022. È interessante notare che oltre un quarto delle dimore si trovano in piccoli comuni, con il 10% situato in comuni tra i 2.000 e i 5.000 abitanti e il 10% in comuni con meno di 2.000 abitanti. Inoltre, un terzo delle dimore si trova all’interno di borghi storici e un quarto in aree rurali. Secondo Adsi, queste dimore rappresentano “una ricchezza unica, che attraversa la storia dei territori, segno autentico di vite vissute. Oltre a rappresentare il principale motore nell’indotto turistico esperienziale e di conoscenza”.

Le prospettive del progetto “Turismo delle Radici”

Recentemente è stato presentato il volume “Dimore Storiche in Abruzzo. Storia, identità e patrimonio culturale privato” presso l’Accademia Nazionale di San Luca. Il volume, curato ed edito da Carsa Edizioni, è stato promosso dall’Associazione Dimore Storiche Italiane (Adsi), sezione Abruzzo. Luigi Maria Vignali, direttore generale del Ministero degli Esteri per gli italiani all’estero e responsabile del progetto “Turismo delle Radici” nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), auspica che l’itinerario di storie e identità tracciato nel volume possa raggiungere non solo il pubblico regionale, ma anche le comunità italiane all’estero. Vignali considera questo volume come un esempio e uno stimolo per scoprire il vasto patrimonio artistico e culturale che l’Italia può vantare. Il presidente di Adsi Abruzzo, Giovanni Ciarrocca, sottolinea l’importante ruolo delle 98 dimore storiche dei soci Adsi Abruzzo nel sostenere l’economia del territorio. Circa il 40% di queste dimore svolge attività ricettive, mentre il 16% si dedica anche all’attività agricola, di cui il 44% è legato all’attività vinicola e vitivinicola. All’evento erano presenti anche Natalino Irti, Claudio Strinati in qualità di segretario generale dell’Accademia Nazionale di San Luca e Gianluca Brancadoro, vice presidente del Monte dei Paschi di Siena.

Il valore delle dimore storiche italiane

Le dimore storiche italiane rappresentano un patrimonio culturale di inestimabile valore. Oltre ad essere testimonianze autentiche di vite vissute, queste dimore sono diventate un importante motore per il turismo esperienziale e di conoscenza. Attraverso le loro 547 dimore-museo attive, l’Associazione Dimore Storiche Italiane (Adsi) ha attirato un numero sempre crescente di visitatori, con una media di 26,5 mila visitatori pro-capite nel 2022. È interessante notare che molte di queste dimore si trovano in piccoli comuni, contribuendo così allo sviluppo economico delle aree rurali e dei borghi storici. Il progetto “Turismo delle Radici” promosso da Adsi, come evidenziato nel volume “Dimore Storiche in Abruzzo”, mira a valorizzare e promuovere il patrimonio culturale privato delle dimore storiche italiane, offrendo un itinerario di storie e identità che può essere apprezzato non solo a livello regionale, ma anche dalle comunità italiane all’estero. Questo progetto rappresenta un’opportunità per scoprire e apprezzare la ricchezza artistica e culturale che l’Italia ha da offrire.

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