Indagato ex funzionario Musei Calabria per truffa con buoni pasto

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Indagato ex funzionario Musei Calabria per truffa con buoni pasto - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 14 Dicembre 2023 by Redazione

Indagine sulla truffa ai danni dello Stato nel settore culturale

Un ex funzionario della direzione regionale Musei Calabria del ministero della Cultura è al centro di un’inchiesta condotta dalla Procura di Cosenza. L’uomo, in pensione dal primo gennaio scorso, è indagato insieme ad altre sei persone, tra cui alcuni parenti. L’indagine è stata coordinata dai carabinieri del Nucleo Tutela patrimonio culturale di Cosenza e ha portato al sequestro di 63.588 euro. Le accuse contestate riguardano truffa ai danni dello Stato, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, ricettazione e indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento diversi dai contanti. Durante l’operazione sono stati eseguiti anche sette decreti di perquisizione locale e personale.

Il funzionario avrebbe ottenuto denaro in modo fraudolento

L’indagine è partita nell’aprile scorso e riguarda il funzionario della direzione regionale Musei Calabria del ministero della Cultura. Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe attestato il falso nella documentazione da lui redatta e sottoscritta in qualità di responsabile del servizio di approvvigionamento dei buoni pasto. Tra il 2021 e il 2022, avrebbe fatto accreditare ingenti somme di denaro sotto forma di buoni su 18 schede elettroniche intestate a dipendenti ignari della stessa direzione regionale Musei. Questi dipendenti, in servizio in diverse località della Calabria, non avevano diritto al beneficio e in alcuni casi erano addirittura in pensione da molti mesi.

Utilizzo illecito dei buoni pasto

Secondo l’accusa, il funzionario avrebbe utilizzato indebitamente le card su cui erano stati caricati gli importi. La stessa pratica sarebbe stata adottata anche dagli altri indagati, alcuni dei quali legati all’ex funzionario da vincoli di parentela. I soldi ottenuti in modo fraudolento sarebbero stati utilizzati per l’acquisto di generi alimentari in diversi supermercati della provincia di Cosenza. L’operazione condotta dai carabinieri del Nucleo Tutela patrimonio culturale di Cosenza ha permesso di sequestrare una somma di 63.588 euro, mentre sono stati eseguiti anche sette decreti di perquisizione locale e personale.

Fonte: ANSA

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