Ultimo aggiornamento il 14 Dicembre 2023 by Redazione
Il settore del gioco legale in Italia chiede un riordino completo e uniforme
Un incontro organizzato dall’Istituto Milton Friedman ha affrontato il tema del riordino del gioco online e fisico in Italia. Le principali associazioni di categoria del settore – Acadi, Sapar, Astrp, Egp-Fipe, Logico e Acmi – si sono unite per denunciare i rischi che il settore corre se il governo non adotta politiche regolatorie ed economiche uniformi. Questo riordino deve riguardare l’intero settore del gioco legale, evitando disparità tra i diversi prodotti e segmenti di mercato.
L’importanza di un riordino integrato
Durante l’incontro, sono intervenuti rappresentanti delle associazioni di categoria del settore del gioco legale. Alessandro Bertoldi, Direttore Esecutivo dell’Istituto Milton Friedman, ha sottolineato l’importanza di una riforma organica che coinvolga tutti i segmenti di mercato. Attualmente, le regole e gli interventi regolatori del governo creano disparità e favoriscono il mercato illegale. Bertoldi ha ribadito l’importanza di difendere la libertà d’impresa e la legalità, contrastando il proibizionismo e l’ingerenza dello Stato nel mercato.
Emmanuele Cangianelli, Presidente di EGP (FIPE), ha sottolineato la necessità di un riordino integrato di tutti i canali distributivi e dei diversi prodotti di gioco. Questo permetterebbe una concorrenza equa contro il mercato illegale. Cangianelli ha anche richiesto una regolamentazione chiara dei servizi di pagamento per il gioco online, che consenta ai consumatori di scegliere tra diverse opzioni senza snaturare le peculiarità dei giochi concessori del retail o dell’online.
Le richieste delle associazioni di categoria
Le associazioni di categoria hanno espresso le loro richieste per un riordino completo e uniforme del settore del gioco legale. Geronimo Cardia, presidente di Acadi, ha sottolineato che un approccio politico frammentario ha avuto impatti negativi sugli obiettivi di interesse pubblico, come la legalità e l’erario, oltre a danneggiare imprese e lavoratori del settore. Cardia ha concluso che occuparsi prima del riordino del gioco a distanza rispetto a quello del retail significa ridurre il gettito complessivo del settore e soffocare le piccole e medie imprese.
Domenico Distante, Presidente di Sapar, ha dichiarato che il riordino del settore deve interessare tutti i segmenti di mercato. Le imprese del gioco pubblico danno lavoro a circa 150.000 persone e garantiscono un gettito significativo. Distante ha sottolineato l’importanza del riconoscimento del ruolo delle piccole e medie imprese e la tutela della raccolta negli esercizi generalisti.
Armando Iaccarino, ASTRO, ha evidenziato che il riordino del settore deve coinvolgere tutti i comparti, con un’attenzione particolare alle piccole e medie aziende nazionali. Queste aziende sono fondamentali per il settore e devono essere salvaguardate da decisioni che potrebbero danneggiare l’equilibrio attuale.
Moreno Marasco, Presidente di Logico, ha espresso il disappunto del settore per l’occasione persa di un riordino completo e coordinato. Ha criticato l’incremento drastico del costo delle concessioni online e la mancanza di soluzioni per la pubblicità e le sponsorizzazioni. Marasco ha concluso che il riordino proposto potrebbe danneggiare l’intera filiera del gioco.
Gennaro Parlati, Presidente di Acmi, ha sottolineato l’importanza di valorizzare e sviluppare il lavoro delle piccole e medie imprese del settore. Ha evidenziato che queste imprese impiegano oltre 45.000 persone e sono fondamentali per garantire un futuro stabile e sostenibile per l’intera filiera del gioco.
In conclusione, le associazioni di categoria del settore del gioco legale in Italia chiedono un riordino completo e uniforme che coinvolga tutti i segmenti di mercato. Questo riordino è fondamentale per garantire la legalità, la concorrenza equa e la tutela dei giocatori.
