Ultimo aggiornamento il 15 Dicembre 2023 by Redazione
Condannata a restituire 247mila euro di stipendi indebitamente incassati: la vicenda della falsa insegnante di lingue
Una donna di 49 anni residente a Como è stata condannata dalla Corte dei Conti della Lombardia a restituire la somma di 247mila euro, corrispondente agli stipendi indebitamente incassati negli ultimi vent’anni. L’accusa riguarda la presentazione di titoli di studio falsi, che le hanno permesso di insegnare inglese e tedesco in scuole elementari e licei.
Le false dichiarazioni e la scoperta delle irregolarità
La vicenda è venuta alla luce nell’ottobre 2020, quando il dirigente scolastico di un istituto tecnico di Como ha effettuato dei controlli sulle dichiarazioni presentate dalla donna per l’incarico appena iniziato. Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Giorno, durante le verifiche è emerso che la 49enne non si è mai laureata in Lingue e letterature straniere moderne presso l’IULM di Milano, come da lei dichiarato, né ha conseguito il diploma magistrale presso la paritaria Matilde di Canossa di Como.
La denuncia e la condanna
A seguito di questa scoperta, è stata presentata una denuncia presso la Procura, che nel gennaio 2022 ha richiesto il rinvio a giudizio della donna per le false attestazioni sul titolo di studio. Nel frattempo, l’Ufficio scolastico provinciale di Como ha segnalato il caso alla Corte dei Conti. Le indagini hanno rivelato che l’attività abusiva della falsa insegnante risale addirittura all’anno scolastico 2003-2004.
Secondo quanto riportato nella sentenza della Corte dei Conti, la prestazione svolta dalla donna in assenza dei requisiti di abilitazione richiesti è stata definita “inutile, se non addirittura pregiudizievole ai fini dell’apprendimento degli studenti”.
In conclusione, la falsa insegnante di lingue è stata condannata a restituire l’intera somma degli stipendi indebitamente percepiti, mettendo così fine a una vicenda che ha destato grande scalpore nel mondo dell’istruzione.