Ultimo aggiornamento il 15 Dicembre 2023 by Redazione
La prevenzione attiva e misurabile per ridurre il carico di malattia da cancro
La cura del cancro in Italia nel 2022 ha comportato un costo di 20 miliardi di euro, includendo terapie, ospedalizzazioni, interventi chirurgici, esami, riabilitazione e altri costi indiretti. Questo contributo economico elevato, insieme all’impatto sulla vita dei singoli individui, evidenzia l’importanza di ridurre il carico di malattia attraverso la prevenzione attiva e misurabile. Le proiezioni indicano un aumento dei casi di cancro in tutti i Paesi occidentali, principalmente a causa di stili di vita scorretti come il fumo di sigaretta, l’obesità, la sedentarietà e il consumo eccessivo di alcol.
La prevenzione del cancro deve concentrarsi non solo sugli stili di vita, ma anche sulla ricerca e l’individuazione dei fattori che possono portare allo sviluppo della malattia nel corso degli anni. Questo approccio, chiamato “Cancer Driver Interception”, mira a identificare le alterazioni che, se non corrette, possono favorire la formazione di tumori. Questo è l’appello lanciato durante un convegno a Roma promosso dal Centro nazionale dell’economia e del lavoro (Cnel), dalla Fondazione Aiom (Associazione italiana oncologia medica) e dalla Bioscience Foundation.
Secondo Francesco Riva, presidente delegato della Giunta del Regolamento del Cnel, i costi legati al cancro stanno diventando enormi in tutti i Paesi occidentali, mettendo a rischio la sostenibilità del sistema sanitario e aumentando il carico finanziario per i cittadini. La prevenzione rappresenta l’unico strumento veramente efficace per ridurre il numero di persone colpite dalla malattia.
Il senatore Francesco Zaffini, presidente della X Commissione Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale, sottolinea l’importanza della collaborazione con l’Istituto superiore di sanità per la Cancer Driver Interception. Questo modello rappresenta un modo vincente per ridurre il carico di malattia e garantire la sostenibilità del sistema sanitario. La Commissione Sanità del Senato si impegna a affrontare il tema del cancro partendo da una prevenzione attiva e misurabile, senza trascurare la promozione di stili di vita corretti.
Secondo Saverio Cinieri, presidente della Fondazione Aiom, non si sta facendo abbastanza per contrastare i fattori di rischio del cancro come la sedentarietà, l’obesità e il consumo di alcol. Questi dati preoccupanti sono particolarmente diffusi tra gli adolescenti. Adriana Albini, collaboratrice della direzione scientifica dello Ieo di Milano e coordinatrice mondiale del Working Group sulla Cancer Prevention dell’Associazione americana per la ricerca sul cancro (Aacr), sottolinea che è necessario individuare i fattori prodromici che possono favorire lo sviluppo di tumori. Esistono numerosi studi clinici che dimostrano l’utilità di misurare questi fattori, come l’instabilità genomica, l’infiammazione cronica, la disbiosi intestinale e il disequilibrio del sistema immunitario, attraverso esami del sangue e campioni biologici.
Giuseppe Mucci, presidente della Bioscience Foundation, sottolinea che il cancro impiega anni per svilupparsi e che è possibile monitorare queste alterazioni con semplici test. Questi test possono rivelare condizioni negative che possono essere corrette con uno stile di vita sano. La prevenzione attiva è fondamentale anche per coloro che hanno già avuto la malattia. Antonella Campana, di Fondazione IncontraDonna, ribadisce l’importanza di promuovere stili di vita corretti attraverso campagne di sensibilizzazione.
Il convegno rappresenta l’occasione per presentare l’imminente inizio dei lavori su un disegno di legge dedicato alla prevenzione del cancro e alla sensibilizzazione sugli stili di vita e all’alfabetizzazione sanitaria. La collaborazione tra ministeri come Sport e Giovani, Salute, Istruzione, Università e Ricerca e Sport e Salute, guidata dal Cnel, può garantire risultati di qualità in questo ambito.