“Albini (Ieo): prevenzione attiva identifica driver di rischio per evitare problemi”

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"Albini (Ieo): prevenzione attiva identifica driver di rischio per evitare problemi" - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 15 Dicembre 2023 by Redazione

La prevenzione come strumento per combattere il cancro

La prevenzione primaria, che include uno stile di vita sano, una corretta alimentazione, l’attività fisica, l’astensione dal fumo e la riduzione del consumo di alcol, è fondamentale per ridurre il rischio di sviluppare il cancro. Tuttavia, secondo Adriana Albini, collaboratrice della direzione scientifica dell’Istituto europeo di oncologia (Ieo) di Milano, è importante anche individuare possibili induttori di neoplasie prima che si formino le cellule cancerogene.

Albini, coordinatrice a livello mondiale del Working Group Cancer Prevention di Aacr (American Association for Cancer Research), ha sottolineato l’importanza di individuare condizioni che possono predisporre al cancro, come l’instabilità genomica, un sistema infiammatorio-immunitario alterato o un microbiota alterato. Questi fattori possono essere rilevati prima della biopsia liquida, che riconosce cellule trasformate, e possono aiutare a identificare il rischio di sviluppare un tumore.

Secondo Albini, il rischio non è un tumore in sé, ma può essere un’opportunità per attuare una prevenzione attiva e adottare uno stile di vita sano. Per comprendere come ridurre l’incidenza e la progressione dei tumori, è necessario considerare il processo di formazione del tumore, che coinvolge la trasformazione delle cellule e la loro proliferazione in un microambiente.

Albini sottolinea che alcuni fattori di rischio, come l’età genetica, il sesso cromosomico e l’etnia, non possono essere modificati, ma altri fattori come il fumo, l’alimentazione, l’alcol, il tabacco, l’obesità, la sedentarietà, il basso grado culturale e l’ambiente possono essere modificati e trattati. Inoltre, è importante agire sulla progressione tumorale fin dalle fasi iniziali, non solo indagando le alterazioni genetiche, ma anche valutando lo stato di infiammazione, l’immunodeficienza e il microbiota.

L’importanza della diagnosi precoce e della prevenzione

Albini sottolinea l’importanza di trovare nuovi modelli di rilevamento multicancro, come la biopsia liquida, che può riconoscere fino a 40 diversi tipi di neoplasie in base alla metilazione del DNA circolante. Questo approccio è promosso a livello mondiale e il National Institutes of Health (NIH) americano sta promuovendo test diagnostici precoci non invasivi.

La European Cancer Organization ha recentemente lanciato un Manifesto per accelerare la prevenzione, ma Albini sottolinea che l’industria investe ancora troppo poco nella prevenzione, concentrandosi principalmente sullo sviluppo di farmaci. Per questo motivo, Albini ritiene che sia necessario coinvolgere il Cnel e i ministeri per implementare misure che potrebbero portare a notevoli risparmi economici e migliorare la salute pubblica.

In conclusione, la prevenzione è un elemento fondamentale nella lotta contro il cancro. Oltre alla prevenzione primaria, è importante individuare possibili induttori di neoplasie prima che si formino le cellule cancerogene. La diagnosi precoce e la prevenzione sono strumenti potenti per ridurre l’incidenza e la progressione dei tumori, ma è necessario un maggiore impegno da parte dell’industria e delle istituzioni per promuovere la prevenzione come priorità nella lotta contro il cancro.

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