Padre in carcere a Budapest da un anno: la sua lettera a Meloni

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Padre in carcere a Budapest da un anno: la sua lettera a Meloni - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 16 Dicembre 2023 by Redazione

Anarchica italiana detenuta in Ungheria: appello per un intervento del governo

Da quasi un anno, l’anarchica milanese Ilaria Salis è rinchiusa nel carcere di massima sicurezza di Budapest, accusata di aver aggredito due neonazisti durante una manifestazione. Il padre di Ilaria ha scritto una lettera alla premier Giorgia Meloni e ad altri politici italiani per chiedere un intervento del governo e dei canali diplomatici. La famiglia denuncia le “violazioni dei diritti umani” subite da Ilaria in carcere, dove è detenuta in condizioni disumane. Inoltre, rischia una pena fino a 16 anni, molto più pesante di quanto previsto dal codice italiano per lesioni minori.

Appelli ignorati e contatti negati

Nonostante gli appelli della famiglia di Ilaria, non è stata ricevuta alcuna risposta da parte del governo italiano. Le prime lettere inviate alla premier Meloni e al ministero della Giustizia sono rimaste senza risposta. La famiglia ha chiesto di agevolare la concessione di misure cautelari da scontare in Italia, ma finora non ha ottenuto alcun risultato. Durante i primi sei mesi di carcere, i contatti tra Ilaria e la sua famiglia sono stati negati. Solo da settembre i genitori hanno potuto comunicare con lei e l’hanno visitata due volte a Budapest, trovandola molto provata.

Speranze e richieste per un intervento italiano

Il padre di Ilaria, Roberto Salis, ritiene che i rapporti tra il governo italiano e il premier ungherese Viktor Orbán potrebbero essere un vantaggio per la sua causa, ma finora non hanno portato a nessun risultato. Salis sospetta che le difficoltà della figlia siano legate al suo schieramento politico contrario al governo attuale. Chiede che il governo italiano si occupi anche dei suoi avversari politici. L’avvocato di Ilaria ha dichiarato che la sua cliente non ha intenzione di sottrarsi al processo, ma chiede di poter scontare la pena ai domiciliari in Italia. È stato proposto un patteggiamento a 11 anni, ma Ilaria ha rifiutato perché si dichiara innocente. Si farà appello anche al Parlamento europeo affinché Ilaria possa tornare in Italia.

L’arresto e la detenzione di Ilaria Salis hanno suscitato preoccupazione e indignazione. Secondo Ilaria Cucchi, il regime carcerario in Ungheria è incompatibile con la Convenzione europea dei diritti dell’uomo. La vicepresidente del Parlamento Europeo, Pina Picierno, ha presentato un’interrogazione alla Commissione Europea per chiedere misure che pongano fine a questa violazione dei diritti umani.

Fonte: ANSA

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