Ultimo aggiornamento il 16 Dicembre 2023 by Redazione
Romano Prodi sostiene Elly Schlein come federatrice del centrosinistra
Il Professore Romano Prodi si è schierato a favore di Elly Schlein come possibile federatrice del centrosinistra. Durante il suo intervento al Forum sull’Europa, Prodi ha elogiato Schlein per il suo impegno e ha affermato: “Ogni momento ha il suo federatore e io credo che lei possa benissimo esserlo”. Tuttavia, ha anche sottolineato che “il problema è farsi federare…”, facendo riferimento alle difficoltà che il centrosinistra sta affrontando nel trovare un accordo con potenziali alleati come Carlo Calenda e Giuseppe Conte. Nonostante ciò, Prodi ha espresso il suo sostegno a Schlein, affermando che “Prodi è dalla sua parte”.
Critiche di Prodi verso Atreju e Giorgia Meloni
Prodi ha criticato il movimento di Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia, e il suo posizionamento in Europa. Ha sottolineato che Meloni non ha ancora deciso se stare con Bruxelles o con Budapest e ha affermato: “Meloni ci sta isolando? Non ha ancora deciso se stare con Bruxelles o con Budapest. Sta tenendo il suo voto in sospeso per vedere quando sarà più necessario al momento delle elezioni, intanto però si perde la guida dell’Europa”. Prodi ha anche commentato il confronto tra Schlein e Atreju, affermando: “Il confronto si fa in Parlamento, che lo vogliamo fare nelle prigioni di Castel Sant’Angelo?”. Ha definito lo show di Atreju un “dibattito finto” e ha consigliato a Schlein di non parteciparvi.
La visione di Prodi sull’Europa e la politica estera
Prodi ha sottolineato l’importanza di completare l’Europa e di superare il diritto di veto e l’unanimità che bloccano le decisioni. Ha citato l’esempio di Viktor Orban, che ha causato il rinvio dell’approvazione del bilancio dell’UE e dei fondi per l’Ucraina. Prodi ha anche parlato della necessità di una politica estera e di difesa comune per l’Europa, affermando: “Non parlo di un assurdo aumento di spese militari, noi spendiamo molto, 480 miliardi” ma di una difesa unitaria”. Ha quindi invitato il Partito Democratico a comporre liste di personalità competenti per le elezioni europee, sottolineando l’importanza di inviare a Bruxelles una squadra forte e coesa. Ha anche suggerito al PD di trovare una nuova strada per costruire un rapporto forte con la società, poiché il partito resta l’unico in Italia ancora capace di parlare con i suoi elettori.