Ultimo aggiornamento il 17 Dicembre 2023 by Redazione
L’attentato terroristico a Fiumicino nel dicembre 1973
Erano le 13 del 17 dicembre 1973 quando un gruppo di cinque terroristi palestinesi fece irruzione nell’aeroporto di Fiumicino, armati di mitra ed esplosivi. La loro azione violenta si svolse tra i passeggeri in attesa di imbarcarsi, sparando indiscriminatamente e prendendo in ostaggio sei agenti di polizia. All’interno di un Boeing 707 della Pan Am, diretto a Teheran via Beirut e fermo su una piazzola di parcheggio con 56 passeggeri a bordo, i terroristi lanciarono una bomba al fosforo e due granate dirompenti. Il risultato fu tragico: 29 persone persero la vita, bruciate o soffocate nella trappola. Subito dopo, i terroristi si impossessarono di un jumbo della Lufthansa pronto al decollo.
Le vittime italiane e l’eroismo di Antonio Zara
Tra le 32 persone rimaste a terra, vi erano 6 italiani, di cui 5 civili e un giovane finanziere di soli vent’anni di nome Antonio Zara. Quest’ultimo cercò di opporsi alla fuga dei terroristi, ma venne ucciso da una raffica di mitra che lo colpì alla schiena. Per il suo coraggio, Antonio Zara fu insignito della medaglia d’oro al valor militare. La Guardia di Finanza ha dedicato una solenne cerimonia a Fiumicino in sua memoria. Le altre vittime italiane furono la famiglia De Angelis, composta da Giuliano, Emma e la figlia Monica, Raffaele Narciso e Domenico Ippoliti.
La condanna del terrorismo e la necessità di risposte costruttive
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha condannato il terrorismo come un’offesa ai valori umani fondamentali. Ha sottolineato come il terrorismo minacci la pace e la sicurezza universale, violi i diritti umani e metta in pericolo l’incolumità delle persone. Mattarella ha sottolineato l’importanza di fornire risposte costruttive alle sofferenze di coloro che si sentono senza vie di uscita, ma ha anche sottolineato la necessità di contrastare le organizzazioni terroristiche che cercano di soggiogare le popolazioni con il terrore e destabilizzare gli Stati.
