“Crotone: Confiscato e demolito ecomostro legato alla ’ndrangheta a Melissa”

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"Crotone: Confiscato e demolito ecomostro legato alla ’ndrangheta a Melissa" - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 17 Dicembre 2023 by Redazione

Abbattuto l’ecomostro abusivo di Torre Melissa: un segno di cambiamento nella lotta alla criminalità organizzata

Domenica 17 dicembre, alle 13.19, è stato finalmente abbattuto Palazzo Mangeruca, l’ecomostro abusivo confiscato alla ‘ndrangheta, che per decenni ha deturpato il paesaggio di Torre Melissa, in provincia di Crotone. Questo edificio, un ex mobilificio di 6 piani e 6000 mq, situato lungo la statale 106, era stato sequestrato nel 2007 e successivamente confiscato nel 2009 a Costantino Mangeruca, presunto prestanome della cosca locale di ‘ndrangheta. Grazie alla tecnica della distruzione controllata, utilizzando 400 chili di dinamite in microcariche, l’edificio è stato fatto implodere.

Un impegno delle istituzioni per combattere il degrado urbano

Alla demolizione erano presenti importanti figure istituzionali, tra cui il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, il vice ministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, e il generale Teo Luzi, comandante generale dell’Arma dei Carabinieri. La decisione di abbattere l’ecomostro di Torre Melissa è stata presa dalla Giunta della Regione Calabria, guidata da Occhiuto, che il 15 maggio 2022 ha stanziato 700mila euro per la distruzione dell’edificio e la successiva realizzazione di un’area camper. Questo intervento dimostra la volontà delle istituzioni di combattere il degrado urbano e il potere criminale, restituendo alla comunità un tratto di mare che da anni era stato deturpato.

La Calabria combatte le mafie e l’abusivismo edilizio

Il presidente Occhiuto ha sottolineato l’importanza di questa demolizione, affermando che la Calabria distrugge ciò che la ‘ndrangheta ha costruito abusivamente, dimostrando che lo Stato è più forte della criminalità organizzata. Ha inoltre elogiato il lavoro svolto dalle diverse istituzioni coinvolte, come l’Arma dei Carabinieri, l’Agenzia per i beni confiscati e la Prefettura, che hanno contribuito a velocizzare le procedure. Occhiuto ha dichiarato: “Oggi dimostriamo che la Calabria è cambiata: combatte le mafie e l’abusivismo edilizio, affermando che le istituzioni sono più forti dei poteri criminali. Anzi, io assumo l’impegno a finanziare, come ho fatto in questo caso, tanti altri abbattimenti per riqualificare le aree dove la ‘ndrangheta ha costruito abusivamente”. Questo impegno dimostra la determinazione delle istituzioni nel contrastare la criminalità organizzata e nel ripristinare la legalità e la bellezza del territorio calabrese.

In conclusione, l’abbattimento di Palazzo Mangeruca rappresenta un importante segno di cambiamento nella lotta alla criminalità organizzata. Grazie all’impegno delle istituzioni, la Calabria dimostra di essere determinata nel combattere le mafie e l’abusivismo edilizio, restituendo alla comunità un ambiente più sicuro e bello. Questo intervento rappresenta un passo avanti nella riqualificazione delle aree deturpate dalla presenza della ‘ndrangheta e un segnale di speranza per il futuro della regione.

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