Ultimo aggiornamento il 18 Dicembre 2023 by Redazione
La Dop economy: 890mila persone impiegate nel settore agroalimentare
Secondo il XXI Rapporto Ismea-Qualivita, presentato oggi a Roma, il settore agroalimentare italiano, noto come Dop economy, offre lavoro a un totale di 890mila persone. Questo dato, reso noto per la prima volta, evidenzia l’importanza economica e occupazionale delle diverse filiere che compongono il comparto.
L’occupazione nella fase agricola
Nella fase agricola, il rapporto indica che sono impiegate 430mila persone a tempo determinato e 50mila a tempo indeterminato. A questi numeri vanno aggiunti anche 100mila lavoratori autonomi, tra imprenditori agricoli e coltivatori diretti. Questi dati mettono in luce l’ampia presenza di lavoratori nel settore agricolo, sia con contratti a breve termine che con contratti stabili.
L’occupazione nella fase industriale
Nella fase industriale, il sistema Ig genera 250mila rapporti di lavoro a tempo indeterminato e 60mila a tempo determinato o stagionali. Questi numeri evidenziano l’importanza delle attività industriali legate al settore agroalimentare, che offrono opportunità di lavoro sia a lungo termine che a breve termine.
Secondo il rapporto, va sottolineato che il numero dei rapporti di lavoro è superiore al numero effettivo di lavoratori dipendenti, a causa della possibilità per un lavoratore di avere contratti da più aziende. Questo fenomeno è comune nel settore agroalimentare, dove spesso i lavoratori sono impegnati in diverse attività o aziende.
In conclusione, il XXI Rapporto Ismea-Qualivita mette in luce l’importanza economica e occupazionale del settore agroalimentare italiano, noto come Dop economy. Con quasi 900mila persone impiegate, questo settore rappresenta una fonte significativa di lavoro nel paese.