Ultimo aggiornamento il 18 Dicembre 2023 by Redazione
La popolazione italiana scende sotto i 59 milioni secondo l’Istat
L’Istat ha pubblicato i risultati del censimento 2022, che confermano una diminuzione della popolazione italiana al di sotto dei 59 milioni. Il numero esatto di residenti è di 58.997.201. Secondo l’Istituto di statistica, l’Italia sta “perdendo popolazione e invecchiando nonostante il contributo degli stranieri”. La suddivisione di genere mostra che il 51,2% sono donne e il 48,8% sono uomini.
L’equilibrio generazionale si sbilancia sempre di più
Un dato preoccupante riguarda l’equilibrio generazionale, che si sta sempre più sbilanciando. Attualmente, per ogni bambino con meno di 6 anni, ci sono più di 5 anziani, precisamente il 5,6%. Questo indica un invecchiamento della popolazione e una diminuzione della natalità. Nel 1971, l’indice di vecchiaia era di 46 over 65 ogni 100 giovani under 15, mentre oggi si contano 193 over 65 ogni 100 giovani under 15.
La natalità raggiunge un nuovo record negativo
La situazione della natalità in Italia continua a peggiorare, raggiungendo un nuovo record negativo. Nel 2022, sono nati solo 393.000 bambini, quasi 7.000 in meno rispetto all’anno precedente, con una diminuzione del 1,7%. Questo dato preoccupante evidenzia la necessità di affrontare il problema della bassa natalità nel paese.
Secondo l’Istat, la diminuzione della popolazione italiana e l’invecchiamento della società sono fenomeni che richiedono attenzione e interventi mirati. È necessario promuovere politiche che favoriscano la natalità e sostengano le famiglie, al fine di invertire questa tendenza negativa. Inoltre, è importante considerare l’impatto che questi cambiamenti demografici avranno sull’economia e sui servizi sociali nel lungo termine.
In conclusione, i dati del censimento 2022 confermano la diminuzione della popolazione italiana e l’invecchiamento della società. È fondamentale adottare misure efficaci per affrontare la bassa natalità e promuovere un equilibrio generazionale sostenibile. Solo così l’Italia potrà garantire un futuro prospero per le generazioni future.
