Ultimo aggiornamento il 19 Dicembre 2023 by Redazione
L’Italia e la sua politica migratoria: un bilancio dell’anno
L’anno appena trascorso ha visto l’Italia impegnata nella discussione e nell’approvazione di una serie di leggi e decreti riguardanti l’immigrazione e i diritti dei migranti. In totale, quattro decreti legge sono stati convertiti dal Parlamento, insieme a un disegno di legge sulla sicurezza che contiene ulteriori misure sull’immigrazione e un accordo di ratifica con l’Albania.
La raffica di decreti legge e le nuove regole per le Ong
Il primo decreto legge, il numero 1 del 2023, ha introdotto nuove regole per le Ong impegnate nei salvataggi in mare. Queste regole includono l’obbligo di chiedere l’assegnazione di un porto di sbarco, il divieto di soccorsi multipli e sanzioni che possono arrivare fino alla confisca dell’imbarcazione. Successivamente, dopo la tragedia al largo di Cutro, è stato varato il decreto legge 20/2023, noto come “Cutro”, che ha inasprito le pene per i trafficanti di esseri umani e ha ampliato i flussi di ingresso dei lavoratori stranieri regolari.
Norme su minori e sicurezza
La produzione normativa è proseguita con il decreto “Cutro 2”, che ha modificato la disciplina dell’accoglienza dei minori non accompagnati, estendendo il tempo massimo di permanenza nelle strutture di prima accoglienza e permettendo agli over 16 di essere ospitati nei centri per gli adulti. Il decreto legge 133/2023 ha invece introdotto misure più severe per le espulsioni, facilitando l’espulsione di migranti per gravi motivi di ordine pubblico o sicurezza dello Stato, combattendo l’inganno sull’età dei minori e aumentando la presenza della Guardia costiera negli hotspot.
Stato di emergenza, disegni di legge e accordo con l’Albania
Durante l’anno, è stata dichiarata lo stato di emergenza nazionale, con la nomina di un commissario straordinario per l’immigrazione. Sono stati anche presentati due disegni di legge: uno sulla sicurezza, che introduce il reato di rivolta nei centri di permanenza per i rimpatri, e uno per la ratifica dell’accordo tra Italia e Albania, che prevede la creazione di centri in territorio albanese per i migranti salvati in acque italiane.
I numeri degli sbarchi
Nonostante l’adozione di queste nuove misure, il numero complessivo degli sbarchi non è aumentato significativamente. Da gennaio, sono sbarcati in Italia 153.621 migranti, un aumento del 55,32% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, a ottobre e dicembre si è registrato un calo degli arrivi rispetto agli anni precedenti, con 10.277 migranti arrivati via mare a ottobre e solo 1.206 a dicembre. La Tunisia rimane il principale Paese di partenza, con 96.156 migranti arrivati in Italia nel corso dell’anno.
In conclusione, l’Italia ha adottato una serie di misure per gestire l’immigrazione e garantire la sicurezza del Paese. Tuttavia, nonostante l’adozione di queste nuove leggi, il numero degli sbarchi non è diminuito in modo significativo. La sfida per l’Italia rimane quella di trovare un equilibrio tra la gestione dell’immigrazione e il rispetto dei diritti dei migranti.