Ultimo aggiornamento il 19 Dicembre 2023 by Redazione
Fabrizio Corona chiede di poter lavorare e avere successo
Fabrizio Corona, l’ex agente fotografico noto come il re dei paparazzi, ha sostenuto davanti ai giudici della Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano di aver “già pagato il mio debito con la giustizia” e di voler ora concentrarsi sul lavoro e sul successo. Il procedimento è stato rinviato al 21 marzo, quando i giudici dovranno decidere se applicare ancora la misura della sorveglianza speciale a Corona.
La richiesta della Questura di Milano
La Questura di Milano ha depositato un parere al Tribunale, sostenendo che Corona rappresenta ancora una minaccia per la società. Pertanto, è stata avanzata la richiesta di applicare nuovamente la sorveglianza speciale per un anno e 6 mesi, con l’aggravante dell’obbligo di soggiorno e di firma due volte a settimana. La sorveglianza speciale era stata applicata a Corona nel maggio 2012 e fu interrotta solo nel gennaio 2013, quando fu arrestato per scontare le condanne definitive.
La difesa di Fabrizio Corona
Durante l’udienza, Fabrizio Corona ha sostenuto di vivere regolarmente e di non violare la legge dal 2007-2008. Ha anche menzionato le sue attività lavorative, come il ritorno in Rai dopo 12 anni e l’apertura di una testata giornalistica chiamata Dillinger News. Ha inoltre affermato di collaborare con la giustizia e di svolgere un lavoro giornalistico in collaborazione con la Procura di Torino. Corona ha anche citato l’inchiesta sul calcioscommesse e ha affermato di aver condiviso il suo lavoro con i pubblici ministeri di Torino.
Mentre l’udienza si svolgeva, il presidente del collegio ha sollevato dubbi sul modo in cui Corona diffonde le notizie, chiedendo spiegazioni sulle sue fonti. Tuttavia, Corona ha ribadito di avere le sue fonti e di aver condiviso il suo lavoro con i pubblici ministeri di Torino. Al termine dell’udienza, Corona ha annunciato una “puntata speciale” sul caso scommesse per le ore 15 di oggi.