Ultimo aggiornamento il 22 Dicembre 2023 by Redazione
Scoperta una truffa milionaria a Cosenza: arrestato il titolare di un Centro di assistenza fiscale
Una truffa di proporzioni enormi è stata svelata a Cosenza grazie a un’indagine condotta dalla Procura e dai finanzieri del Comando provinciale. Il responsabile di un Centro di assistenza fiscale attivo nella città è stato arrestato e portato in carcere.
Indagini e numeri: novecento persone coinvolte in reati finanziari
Complessivamente, sono state coinvolte novecento persone, tra cittadini comunitari ed extracomunitari, accusate di vari reati, tra cui l’indebita percezione del Reddito di cittadinanza, l’indebito utilizzo e la falsificazione di strumenti di pagamento, l’abusiva attività finanziaria e il riciclaggio.
Le indagini, condotte dai finanzieri del Gruppo cosentino, hanno preso avvio da un’attenta analisi, supportata da accertamenti tecnici, documentali e bancari, nonché da osservazioni e perquisizioni. Grazie a queste indagini, è stato possibile ricostruire un complesso sistema illecito che è durato dal 2019 al 2022, con l’obiettivo di ottenere indebitamente sussidi statali.
Il modus operandi: documenti falsi e residenze fittizie
È emerso che il Centro di assistenza fiscale acquisiva in modo massivo documenti di identità di persone residenti all’estero al fine di avviare pratiche per ottenere il reddito di cittadinanza, il reddito di emergenza e gli assegni familiari. Gli indagati, che non avevano i requisiti necessari per ottenere tali benefici, ricevevano denaro, anche attraverso servizi di trasferimento di denaro, e poi giravano una parte della somma al Centro di assistenza fiscale come pagamento per i servizi resi. Inoltre, il Centro di assistenza fiscale avrebbe utilizzato residenze fittizie per presentare le richieste di sussidio, creando nuclei familiari con bassi valori di Isee, inserendo più soggetti o nuclei familiari nello stesso indirizzo di residenza. In alcuni casi, sono state utilizzate anche utenze telefoniche false intestate a persone diverse dai richiedenti o a soggetti inesistenti, così come modelli Isee falsi o alterati.
Questo ingegnoso sistema ha permesso ai responsabili di ottenere illegalmente ingenti somme di denaro, causando un danno significativo allo Stato. Grazie all’operazione condotta dalle autorità competenti, la truffa è stata smascherata e i responsabili sono stati arrestati. Si tratta di un importante risultato nella lotta contro le frodi finanziarie e un segnale chiaro che tali comportamenti non verranno tollerati.