Ultimo aggiornamento il 31 Dicembre 2023 by Redazione
Acca Larenzia: un concorso letterario in memoria dei martiri
Sono trascorsi 46 anni dalla strage del 7 gennaio 1978, ma l’omicidio di Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta e Stefano Recchioni rimane ancora irrisolto. Questo tragico evento, che ha visto l’uccisione di Bigonzetti e Ciavatta da parte di un commando armato e la morte di Recchioni durante i disordini di piazza, è ancora avvolto da numerosi misteri. Valerio Cutonilli, autore del libro “Chi sparò ad Acca Larenzia? Il ’78 prima dell’omicidio Moro”, ha deciso di destinare i proventi dei diritti d’autore a una borsa di studio in memoria dei tre ragazzi. L’iniziativa è stata promossa dai due sopravvissuti alla strage, Maurizio Lupini e Vincenzo Segneri, che desiderano ricordare in modo degno i loro amici caduti.
Un concorso letterario per diffondere un messaggio di amicizia
Il concorso letterario, presentato ufficialmente durante un incontro sui fatti di Acca Larenzia, si svolgerà il 11 gennaio presso la sala convegni della Fondazione An. L’obiettivo di questa iniziativa, come sottolinea Cutonilli, è diffondere un messaggio di distensione e prevenire l’utilizzo strumentale di certi argomenti per fini politici. Il tema centrale del concorso, rivolto ai giovani nati dopo il 31 dicembre 1999, è l’amicizia. I partecipanti potranno inviare i loro manoscritti entro il 31 ottobre 2024. La giuria, composta da personalità esterne agli organizzatori, premierà i vincitori il 7 gennaio 2025. Durante l’evento di premiazione saranno presenti anche i familiari delle vittime di attentati terroristici di ogni colore. Cutonilli è convinto che questa iniziativa possa rappresentare una strada alternativa a quella delle polemiche politiche che spesso accompagnano la ricorrenza di Acca Larenzia.
Una memoria rispettata da tutti
Cutonilli non crede che sia possibile ottenere una giustizia tardiva per i fatti del 7 gennaio 1978, ma ritiene che sia importante creare le premesse per una memoria rispettata da tutti, indipendentemente dalle diverse posizioni politiche. Secondo l’autore, non sarebbe stato difficile individuare i responsabili della strage, poiché non vi erano misteri particolari dietro a questo caso di antifascismo militante legato ai gruppi armati operanti nella periferia sud di Roma. Il libro di Cutonilli, basato su una ricerca approfondita negli archivi storici del Tribunale di Roma, intende offrire un’alternativa alle teorie del complotto semplificate e influenzate dalla faziosità politica. L’autore sottolinea che l’odio tra “rossi” e “neri” in Italia non è arrivato da Marte, ma ha radici nella guerra civile che ha segnato la fine della Seconda guerra mondiale e si è poi concentrato nel confronto politico parlamentare, sfociando in azioni violente che tutti conosciamo.
Fa piacere vedere che molte persone stanno acquistando il libro per sostenere l’iniziativa e contribuire alla memoria di Acca Larenzia. L’argomento continua a suscitare interesse e sembra essere condiviso anche da coloro che hanno opinioni politiche diverse. Il libro, infatti, racconta non solo la storia di Acca Larenzia, ma anche le storie di alcune vittime di colore opposto. Cutonilli spera che questa iniziativa possa contribuire a creare una memoria condivisa e rispettata da tutti, andando oltre le divisioni politiche.