Giappone: Case antitsunami e tempestività

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Giappone: Case antitsunami e tempestività - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 1 Gennaio 2024 by Redazione

L’Italia è esposta al rischio tsunami: l’allarme di Piero Moscardini

Piero Moscardini, disaster manager ed ex componente della Protezione civile, mette in guardia sull’importanza di prepararsi al rischio tsunami anche in Italia. Moscardini, che ha partecipato a numerose missioni internazionali per fronteggiare calamità naturali, sottolinea che il nostro Paese non è immune da questo tipo di evento catastrofico.

Giappone: danni limitati grazie a una buona organizzazione

Moscardini spiega che in Giappone, nonostante i danni causati dal recente terremoto, l’impatto è stato contenuto grazie a una buona organizzazione e a edifici costruiti con criteri logici. Le case in cemento armato e i sistemi di allerta tempestivi hanno contribuito a limitare i danni e a salvare vite umane. Il disaster manager sottolinea l’importanza di testare i sistemi di allerta per ridurre il livello di rischio e le perdite umane. A differenza di quanto accaduto in Sri Lanka nel 2004, dove lo tsunami ha causato una devastazione totale, in Giappone l’effetto è stato meno distruttivo grazie alla presenza di barriere naturali.

L’Italia non è immune al rischio tsunami

Moscardini avverte che anche l’Italia è esposta al rischio tsunami e che è fondamentale prendere coscienza di questa possibilità. Recentemente, il dipartimento della Protezione civile ha sviluppato un piano integrato per affrontare il rischio di maremoto e tsunami. In caso di allarme, è importante informare i cittadini sull’area sicura in cui rifugiarsi. Tuttavia, Moscardini sottolinea che sono ancora pochi i territori in Italia che hanno un piano di evacuazione adeguato per proteggere la popolazione.

Esercitazioni per prepararsi al rischio tsunami

Moscardini, in qualità di tutor del Centro studi di pianificazione del rischio ‘Edimas’, ha recentemente condotto un’esercitazione a Soverato, in Calabria, per testare la preparazione della popolazione al rischio tsunami e maremoto. L’esercitazione, che ha coinvolto 2.800 abitanti, è stata una delle prime in Italia a coinvolgere enti territoriali, cittadini e forze dell’ordine. Durante l’esercitazione, i residenti sono stati allontanati dalla costa e indirizzati verso le zone più alte della città. È stato calcolato anche il tempo massimo di percorrenza per raggiungere le aree di attesa in sicurezza.

In conclusione, l’allarme di Piero Moscardini sul rischio tsunami in Italia è un richiamo alla necessità di prepararsi adeguatamente a questo tipo di evento catastrofico. L’esperienza del Giappone dimostra che una buona organizzazione e una corretta costruzione degli edifici possono limitare i danni e salvare vite umane. È fondamentale che le autorità locali e regionali lavorino insieme per sviluppare piani di evacuazione efficaci e informare i cittadini sulle aree di attesa sicura. Solo attraverso una preparazione adeguata possiamo affrontare il rischio tsunami in modo efficace e proteggere la popolazione.

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