Ultimo aggiornamento il 4 Gennaio 2024 by Redazione
Fiamme contro la speranza: cassonetti in fiamme a Tor Bella Monaca
Ieri sera, nel quartiere di Tor Bella Monaca a Roma, si è verificato un incendio doloso ai cassonetti dell’immondizia. Questo episodio si è verificato mentre don Antonio Coluccia, un coraggioso prete che da anni lotta contro la criminalità organizzata, stava partecipando a un evento per promuovere la legalità. Il quartiere di Tor Bella Monaca è lo stesso luogo in cui lo scorso anno don Coluccia è stato vittima di un attentato e da allora si è impegnato attivamente nel diffondere il suo messaggio contro le mafie e lo spaccio di droga.
Il presidente del VI Municipio delle Torri, Nicola Franco (FdI), ha raccontato l’episodio oggi. I fatti sono accaduti ieri in via dell’Archeologia, nel cuore della zona conosciuta come la piazza dello spaccio più grande d’Europa. Don Coluccia si trovava con gli scout e l’associazione civica TorPiùBella, guidata dall’attivista Tiziana Ronzio. Secondo il minisindaco, “abbiamo posto un Bambino Gesù quando ignoti hanno appiccato il fuoco ai cassonetti dell’immondizia che si trovavano nelle vicinanze”.
Nonostante questo atto intimidatorio, don Coluccia non si lascerà fermare nella sua opera. Il presidente Franco ha sottolineato che né le intimidazioni né la volontà di questa amministrazione saranno in grado di fermare la lotta contro i 14 clan mafiosi che operano nel territorio.
Un quartiere sotto il segno della criminalità
Tor Bella Monaca è da tempo conosciuto come uno dei quartieri più problematici di Roma, con una presenza diffusa di criminalità organizzata e spaccio di droga. Nonostante gli sforzi delle autorità locali e dei cittadini impegnati, il problema sembra essere ancora lontano dalla risoluzione. Il quartiere è stato teatro di numerosi episodi di violenza e intimidazioni, tra cui l’attentato subito da don Coluccia lo scorso anno.
L’impegno di don Coluccia e di altre figure coraggiose come lui è fondamentale per contrastare la criminalità e portare speranza in un quartiere che ne ha tanto bisogno. La sua presenza e il suo messaggio di legalità sono un faro di luce in un contesto spesso dominato dalle ombre della criminalità.
La lotta continua
Nonostante gli atti intimidatori, don Coluccia e l’amministrazione locale non si arrenderanno. La volontà di mettere in campo tutti gli strumenti necessari per contrastare i clan mafiosi che operano nel territorio rimane ferma. L’incendio dei cassonetti è solo l’ultimo episodio di una lunga serie di intimidazioni, ma non riuscirà a spegnere la determinazione di coloro che si battono per un quartiere migliore.
Come ha affermato il presidente Franco, “non saranno queste intimidazioni a fermare l’opera di don Coluccia né la volontà di questa amministrazione”. La lotta contro la criminalità organizzata e lo spaccio di droga è una battaglia che richiede impegno costante e la collaborazione di tutta la comunità. Solo unendo le forze sarà possibile sconfiggere le mafie e restituire speranza a Tor Bella Monaca.