Ultimo aggiornamento il 4 Gennaio 2024 by Redazione
L’Isis chiama alla vendetta contro i musulmani a Gaza
Il portavoce dell’Isis, Abu Huthaifa al-Ansari, ha diffuso un messaggio su Telegram in cui chiama “tutti i soldati e i sostenitori” dell’organizzazione a mobilitarsi per vendicare i musulmani, compreso il popolo palestinese a Gaza. Secondo al-Ansari, questa non è una guerra per il territorio o per la patria, ma una “guerra santa” contro gli ebrei e i loro alleati crociati. L’obiettivo è vendicare i musulmani senza fare distinzione tra civili e militari.
Una guerra senza fine contro gli ebrei
Secondo il portavoce dell’Isis, questa guerra non avrà fine, indipendentemente da una soluzione politica come quella dei “uno o due Stati”. L’obiettivo principale è combattere gli ebrei e i loro alleati crociati. Al-Ansari critica anche l’alleanza tra l’Iran sciita e le fazioni palestinesi sunnite, definendola una “guerra per procura per l’Iran”.
Una chiamata alla mobilitazione globale
L’annuncio di al-Ansari è una chiamata alla mobilitazione globale per tutti i sostenitori dell’Isis nel mondo islamico. L’obiettivo è vendicare i musulmani ovunque, in ogni parte del mondo. Questo messaggio è stato diffuso su Telegram, un’app di messaggistica crittografata, che è diventata un canale di comunicazione preferito dai gruppi terroristici per diffondere i loro messaggi. L’Isis continua a cercare di reclutare nuovi membri e di ispirare attacchi in tutto il mondo, e questo annuncio è solo l’ultima prova dei loro sforzi continui.
In conclusione, l’Isis ha chiamato alla vendetta contro i musulmani a Gaza e ha dichiarato una “guerra santa” contro gli ebrei e i loro alleati crociati. Questa guerra non avrà fine, indipendentemente da una soluzione politica, e l’obiettivo principale è combattere gli ebrei ovunque. Questo annuncio è una chiamata alla mobilitazione globale per tutti i sostenitori dell’Isis nel mondo islamico. L’Isis continua a cercare di reclutare nuovi membri e di ispirare attacchi in tutto il mondo, e questo messaggio su Telegram è solo l’ultima prova dei loro sforzi continui.