Inflazione Italia: Istat registra frenata a dicembre

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Inflazione Italia: Istat registra frenata a dicembre - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 5 Gennaio 2024 by Redazione

Inflazione in Italia: rallentamento dei prezzi al consumo nel dicembre 2023

Secondo le stime preliminari dell’Istat, l’inflazione in Italia ha registrato un rallentamento a dicembre 2023. L’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, al netto dei tabacchi, è aumentato dello 0,2% rispetto al mese precedente e dello 0,6% su base annua. Questo rappresenta un calo rispetto al +0,7% registrato nel mese precedente.

Nel corso del 2023, i prezzi al consumo hanno registrato una crescita media del 5,7%, rispetto all’8,1% del 2022. Escludendo gli energetici e gli alimentari freschi, l’inflazione di fondo è aumentata del 5,1% rispetto al 3,8% dell’anno precedente. Escludendo solo gli energetici, l’inflazione è aumentata del 5,3% rispetto al 4,1% del 2022.

A dicembre, l’inflazione di fondo è diminuita dal +3,6% al +3,1%, mentre l’inflazione al netto dei soli beni energetici è diminuita dal +3,6% al +3,4%.

Il rallentamento dell’inflazione su base annua è principalmente attribuibile ai prezzi dei beni energetici regolamentati, che hanno accentuato la loro flessione dal -34,9% al -41,7%. Inoltre, i prezzi dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona sono passati dal +4,6% al +3,6%, mentre i prezzi dei beni alimentari lavorati sono diminuiti dal +5,8% al +5,0%. D’altra parte, i prezzi degli energetici non regolamentati sono diminuiti meno, passando dal -22,5% al -21,1%, e i prezzi dei beni alimentari non lavorati sono aumentati dal +5,6% al +7,0%.

Aumento dei prezzi su base mensile a dicembre 2023

L’aumento dell’indice generale dei prezzi a dicembre è principalmente dovuto alla crescita dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (+1,4%), dei beni alimentari non lavorati (+0,7%) e dei beni durevoli e non durevoli (+0,5%). Questi aumenti sono stati solo parzialmente compensati dalla diminuzione dei prezzi degli energetici, sia regolamentati (-3,5%) sia non regolamentati (-2,1%). Secondo le stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) è aumentato dello 0,2% su base mensile e dello 0,5% su base annua, rispetto al +0,6% di novembre. Nel corso del 2023, la variazione media annua dell’IPCA è stata del +5,9%, rispetto all’8,7% del 2022.

Flessione dell’inflazione a dicembre 2023: prezzi energetici in calo e prezzi alimentari in crescita

A dicembre, secondo le stime preliminari dell’Istat, l’inflazione in Italia ha continuato a diminuire, passando dal 11,6% di dicembre 2022 allo 0,6%. Questo calo è principalmente attribuibile ai prezzi energetici, che sono passati dal +50,9% del 2022 al +1,2%. Al contrario, i prezzi nel settore alimentare hanno evidenziato un’accelerazione della crescita media annua (+9,8% rispetto all’8,8% del 2022), nonostante una diminuzione della loro dinamica tendenziale nella seconda metà dell’anno. Secondo le stime preliminari dell’Istat, il contributo dell’inflazione al 2024 sarà dello 0,1%.

A dicembre, i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona hanno registrato un lieve rallentamento su base annua, passando dal +5,4% al +5,3%. Lo stesso vale per i prodotti ad alta frequenza d’acquisto, che sono passati dal +4,6% di novembre al +4,4%.

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