Omicidio Mattarella: Aurelio Grimaldi critica le passerelle e le lacrime di coccodrillo

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Omicidio Mattarella: Aurelio Grimaldi critica le passerelle e le lacrime di coccodrillo - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 5 Gennaio 2024 by Redazione

“Basta alle lacrime di coccodrillo per l’omicidio di Piersanti Mattarella”, afferma il regista Aurelio Grimaldi

Aurelio Grimaldi, regista e scrittore, lancia un appello affinché il 6 gennaio, anniversario dell’assassinio di Piersanti Mattarella, non sia solo una commemorazione formale, ma un momento di riflessione sulla necessità di seguire il modello politico del fratello del Presidente della Repubblica. In un’intervista all’Adnkronos, Grimaldi chiede la creazione di una scuola politica aperta a tutti i giovani interessati a dedicarsi alla cosa pubblica, seguendo le orme di Piersanti Mattarella, che considerava la politica come un servizio.

Il modello politico di Piersanti Mattarella: un’efficace combinazione di efficienza amministrativa e solidarietà sociale

Secondo Grimaldi, il progetto politico di Piersanti Mattarella trovava punti in comune con il Partito Comunista dell’epoca, basati sull’efficienza e il rigore amministrativo, ma anche sulla solidarietà e l’uguaglianza sociale. Il regista sottolinea che questa alleanza non è solo un dato storico, ma anche un modello convincente.

Mantenere viva la memoria politica di Piersanti Mattarella

Grimaldi sottolinea l’importanza di mantenere viva non solo la memoria storica di Piersanti Mattarella, ma anche la sua eredità politica. Il regista si rammarica del fatto che, dopo il 40° anniversario dell’omicidio e l’uscita del suo film, la figura di Mattarella sia tornata nel dimenticatoio. Grimaldi propone di ricordare il 6 gennaio come un promemoria per studiare il modello politico di Mattarella e applicarlo alle sfide attuali. Il regista critica anche la mancanza di attenzione da parte della sinistra verso le periferie del Sud, che non dovrebbero essere oggetto di notizia solo quando emergono gravi problemi.

Grimaldi conclude il suo appello invitando la sinistra a seguire l’esempio di Piersanti Mattarella, che si scontrò con il suo stesso partito, la Democrazia Cristiana, aprendo al Partito Comunista. Il regista invita i politici progressisti a unirsi sui valori anziché sui personalismi e i calcoli elettorali, proponendo la creazione di una Scuola Politica Piersanti Mattarella senza steccati politici, ma per un’ Italia “dalle carte in regola”.

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