Ultimo aggiornamento il 5 Gennaio 2024 by Redazione
Sanzione comunale per lo striscione contro la violenza sulle donne
Lo scorso 25 novembre, in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, un gruppo di persone dell’associazione Bubini Aps ha esposto uno striscione con la scritta “Proteggi tua figlia, educa tuo figlio” nella cittadina calabrese di Sant’Onofrio. Tuttavia, l’amministrazione comunale ha deciso di rimuoverlo, citando motivazioni “storiche ed estetiche”. Questo episodio ha suscitato un certo clamore, soprattutto perché si è verificato nel periodo dell’omicidio di Giulia Cecchettin.
Una sanzione per violazione del codice della strada
L’associazione Bubini Aps, responsabile della produzione e dell’esposizione dello striscione, ha ricevuto una sanzione comunale di oltre 300 euro per violazione del codice della strada. Questa sanzione è stata emessa in risposta all’azione dell’associazione nel sostenere una causa importante come quella contro la violenza di genere. L’associazione ha commentato ironicamente sui social: “Siamo fuorilegge per aver sostenuto una causa importantissima come quella contro la violenza di genere. Siamo stati anche definiti ignoranti, perché la legge, giustamente, non ammette ignoranza. Quindi, in sintesi, siamo fuorilegge e ignoranti per aver seguito indicazioni da chi ci accusa di esserlo. Qualcosa non torna”.
Determinazione e impegno dell’associazione
Nonostante la sanzione e la rimozione dello striscione, l’associazione Bubini Aps ha dichiarato che nulla li fermerà nella loro lotta contro la violenza di genere. Hanno affermato di agire sempre in buona fede e per il bene del loro paese, continuando ad organizzare eventi e iniziative che le loro risorse permettono loro di realizzare. La determinazione e l’impegno dell’associazione dimostrano che non si lasceranno scoraggiare dalle difficoltà incontrate lungo il loro percorso.
In conclusione, l’episodio dello striscione contro la violenza sulle donne rimosso per ordine del sindaco di Sant’Onofrio ha portato a una sanzione comunale per l’associazione Bubini Aps. Nonostante ciò, l’associazione continua a lottare per la causa che sostiene, dimostrando una grande determinazione e impegno. La loro azione è un esempio di come la società civile possa fare la differenza nella lotta contro la violenza di genere.