Ultimo aggiornamento il 7 Gennaio 2024 by Redazione
Commemorazione a Via Acca Larentia: ricordare i giovani uccisi per odio ideologico
Fu un giorno terribile per Roma, quel 7 gennaio 1978. Oggi, a 46 anni di distanza, siamo qui in via Acca Larentia, nel quartiere Tuscolano della Capitale, per commemorare i giovanissimi Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta e Stefano Recchioni, vittime dell’odio ideologico che ha segnato gli Anni di Piombo. È nostro dovere ricordare.
Il governatore Francesco Rocca ha deposto una corona di alloro in via Acca Larentia, luogo in cui furono uccisi i militanti del Fronte della gioventù. Su social media, Rocca ha sottolineato l’importanza di non dimenticare: “Non solo per la memoria di Franco, Francesco e Stefano, ma anche per la memoria di Alberto Giaquinto, che morì l’anno successivo. Acca Larentia rappresenta uno dei momenti più drammatici della storia degli Anni di Piombo, un periodo di odio e caccia all’uomo. È fondamentale ricordare per evitare che simili tragedie si ripetano, per confrontarsi sempre sulle idee e mai sulla violenza. Oggi si tende a rimuovere questo periodo, ma è importante ricordare”.
Rocca ha aggiunto che ad Acca Larentia i terroristi vennero per provare le armi sui giovani di destra, in vista di attentati considerati più gravi. Il volantino di rivendicazione era carico di odio. Tuttavia, Rocca ha sottolineato che non crede che Roma abbia ancora queste divisioni: “Non sono morti di serie B. La stagione dell’odio ha visto giovani di tutte le parti politiche perdere la vita, e tutti meritano rispetto. Quei sacrifici non devono essere vani, sia di destra che di sinistra”.
La commemorazione a via Acca Larentia è un momento importante per prevenire futuri atti di violenza. Rocca ha concluso dicendo: “È fondamentale ricordare per dare segnali alla nostra comunità, affinché si mantenga viva la memoria. Mi auguro che ci siano occasioni di riflessione anche all’interno delle scuole”.
Fonte: ANSA