Ultimo aggiornamento il 8 Gennaio 2024 by Redazione
Rientro a scuola per 7 milioni di studenti: preoccupazione per l’aumento delle influenze stagionali
Dopo le vacanze natalizie, circa 7 milioni di studenti di ogni ordine e grado sono tornati sui banchi. Tuttavia, c’è preoccupazione per l’aumento delle influenze stagionali e dei virus respiratori che stanno circolando nella popolazione. Gli esperti avvertono che il picco di queste malattie potrebbe non essere lontano, soprattutto con la riapertura delle scuole.
Stipendi dei precari: ancora ritardi nel pagamento
Decine di migliaia di docenti e personale amministrativo, tecnico e ausiliario (Ata) stanno ancora aspettando il pagamento dei loro stipendi per il nuovo anno scolastico. Alcuni di loro non hanno ancora ricevuto nemmeno lo stipendio di settembre 2023. Il sindacato Anief ha sollevato questa problematica e ha chiesto al Ministero dell’Istruzione di accelerare i tempi per liquidare le somme spettanti ai precari della scuola.
Il Ministero dell’Istruzione ha risposto alle critiche, spiegando che i ritardi nei pagamenti delle supplenze brevi sono una pratica consolidata dal 2013. Solitamente, gli stipendi dei docenti precari titolari di supplenze brevi vengono pagati tra gennaio e marzo. I ritardi sono dovuti a problemi burocratici che coinvolgono diversi ministeri e istituzioni. Nonostante ciò, a dicembre 2023 sono stati pagati circa 55mila precari. Inoltre, è stata concordata un’assegnazione straordinaria per l’11 gennaio, che permetterà di effettuare i restanti 15mila pagamenti oltre alle mensilità di dicembre ancora non retribuite.
L’influenza raggiunge il picco più alto dal 2009-2010
L’incidenza dell’influenza di quest’anno è la più alta dal 2009-2010. Secondo Giovanni Rezza, ex direttore della Prevenzione del Ministero della Salute e professore di Igiene all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, sembra che siamo vicini al picco delle sindromi influenzali. Nonostante i dati dell’ultima settimana siano rimasti sostanzialmente stabili rispetto ai livelli alti precedenti, l’incidenza rimane molto elevata, il che rende probabile una lunga coda di casi. Con il ritorno alle attività lavorative e il rientro dei bambini e dei ragazzi a scuola, potrebbe esserci un aumento dei casi. Tuttavia, se il picco non è ancora arrivato, siamo comunque vicini ad esso.