Dieta vegetariana riduce rischio contagio Covid: studio

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Dieta vegetariana riduce rischio contagio Covid: studio - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 10 Gennaio 2024 by Redazione

Verdure, legumi e frutta secca: un’arma contro il Covid?

Uno studio pubblicato sulla rivista “Bmj Nutrition Prevention & Health” ha rivelato che le persone che seguono una dieta prevalentemente verde o vegetariana/vegana potrebbero avere una minore probabilità di contrarre l’infezione da virus Sars-CoV-2 rispetto agli onnivori. Lo studio, condotto su 702 volontari adulti reclutati tra marzo e luglio 2022, ha evidenziato che coloro che seguono una dieta a base vegetale hanno il 39% in meno di probabilità di contrarre l’infezione.

Come funziona?

Secondo gli esperti, le diete a base vegetale potrebbero fornire più nutrienti che rafforzano il sistema immunitario e aiutano a combattere le infezioni virali. Diversi studi hanno suggerito che la dieta potrebbe svolgere un ruolo importante nell’evoluzione dell’infezione da Covid-19 e nei fattori che aumentano il rischio di complicanze. Partendo da questa premessa, gli scienziati hanno valutato l’impatto dei diversi modelli alimentari sull’incidenza, la gravità e la durata del Covid.

I risultati dello studio

I partecipanti allo studio sono stati intervistati sui loro schemi alimentari abituali e sulla frequenza dei vari gruppi alimentari nei loro menu. Sono stati divisi in due gruppi: quelli che seguono una dieta onnivora e quelli con una dieta a base vegetale. Il gruppo delle diete a base vegetale è stato ulteriormente suddiviso in flexitariani/semi-vegetariani e vegetariani/vegani. Non sono state riscontrate differenze significative tra i due gruppi per quanto riguarda sesso, età o vaccinazioni fatte. Tuttavia, nel gruppo con dieta a base vegetale c’era un numero significativamente più elevato di persone con un livello di istruzione elevato e un tasso più basso di patologie mediche.

Dei 702 partecipanti, il 47% ha dichiarato di aver avuto l’infezione da Sars-CoV-2. Gli onnivori avevano un’incidenza di Covid significativamente più elevata rispetto ai gruppi con dieta a base vegetale: il 52% contro il 40%. Inoltre, gli onnivori avevano maggiori probabilità di aver avuto un’infezione da moderata a grave rispetto ai gruppi con dieta a base vegetale. Dopo aver tenuto conto di fattori potenzialmente influenti, come il peso, le condizioni mediche preesistenti e i livelli di attività fisica, non è stata riscontrata alcuna differenza complessiva nella gravità dei sintomi tra i gruppi onnivori e quelli con dieta a base vegetale. Tuttavia, coloro che seguivano una dieta prevalentemente vegetale o vegetariana/vegana avevano il 39% in meno di probabilità di contrarre l’infezione rispetto agli onnivori.

Secondo gli autori dello studio, i modelli dietetici a base vegetale sono ricchi di antiossidanti, fitosteroli e polifenoli, che influenzano positivamente diverse cellule coinvolte nella funzione immunitaria e presentano proprietà antivirali dirette. Tuttavia, è importante sottolineare che lo studio è di natura osservazionale e non può stabilire una relazione causale tra la dieta e l’incidenza del Covid. Gli autori raccomandano comunque di seguire diete a base vegetale o modelli dietetici vegetariani per ridurre il rischio di infezione.

In conclusione, la ricerca suggerisce che la dieta potrebbe svolgere un ruolo nella suscettibilità all’infezione da Covid. Tuttavia, sono necessarie ulteriori indagini di alta qualità per trarre conclusioni definitive sull’effetto dei modelli dietetici sulla probabilità di contrarre l’infezione da Covid.

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