Costo ticket codici bianchi pronto soccorso: fino a 50 euro

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Costo ticket codici bianchi pronto soccorso: fino a 50 euro - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 10 Gennaio 2024 by Redazione

Ticket codici bianchi in pronto soccorso: i costi regione per regione

Le Regioni italiane hanno stabilito i costi dei ticket per le prestazioni in codice bianco e verde nei Pronto Soccorso. In media, il costo del ticket è di 25 euro, in linea con la normativa nazionale del 2017. Tuttavia, il costo può arrivare fino a 50 euro se vengono effettuati anche esami diagnostici durante la permanenza in Pronto Soccorso. È importante sottolineare che il codice di priorità viene assegnato solo alla fine, quando il paziente è in fase di dimissione, e non durante il triage. Se viene confermato un codice bianco e non ci sono esenzioni, il paziente dovrà pagare il ticket.

Ticket regione per regione

Ecco i costi dei ticket per i codici bianchi nei Pronto Soccorso delle diverse regioni italiane:

  • Piemonte: 27 euro

  • Lombardia: 25 euro

  • Liguria: da 25 a 36,15 euro con prestazione diagnostica aggiuntiva

  • Veneto: 25 euro

  • Valle d’Aosta: 25 euro

  • Friuli Venezia-Giulia: 25 euro

  • Provincia autonoma di Trento: da 25 a 75 euro con esami diagnostici

  • Bolzano: 25 euro, 12,50 euro per i figli a carico

Il progetto innovativo dell’Emilia Romagna

L’Emilia Romagna ha avviato un progetto unico e innovativo nell’emergenza-urgenza: l’apertura dei Cau, i Centri di assistenza e urgenza, in ogni provincia. Questi centri si occupano di prendere in carico e curare i cittadini con problemi urgenti ma meno gravi, in particolare i codici bianchi che finiscono in ospedale se non trovano risposta dalla medicina territoriale. Nei primi 19 Cau sono già stati registrati oltre 30.000 accessi. I centri sono dotati di équipe mediche e infermieristiche adeguatamente formate.

Il ticket non evita il sovraffollamento dei Pronto Soccorso

Secondo Fabio De Iaco, presidente della Simeu (Società italiana di medicina emergenza-urgenza), il ticket non è un deterrente efficace per evitare il sovraffollamento dei Pronto Soccorso. De Iaco afferma che “pagare 20-30 euro non è certo un deterrente, perché spesso non vengono pagati e tocca all’azienda recuperarli, ma soprattutto perché sono tantissime le esenzioni”. Inoltre, ci sono diversi problemi legati all’assegnazione dei codici bianchi e verdi, come contenziosi, proteste dei pazienti e discrepanze tra diversi ospedali. Il codice di priorità viene assegnato in modo soggettivo da un medico alla fine del percorso in Pronto Soccorso, non durante il triage.

In conclusione, il ticket in Pronto Soccorso si rivela un sistema complesso e non efficace nel prevenire il sovraffollamento. I costi variano da regione a regione e le esenzioni sono numerose. Ci sono anche problemi legati all’assegnazione dei codici di priorità. Sono necessarie soluzioni alternative per gestire in modo più efficiente l’afflusso di pazienti nei Pronto Soccorso, come ad esempio l’apertura dei Centri di assistenza e urgenza come in Emilia Romagna.

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