Ultimo aggiornamento il 11 Gennaio 2024 by Redazione
Un esperimento giudiziale per ricostruire l’omicidio di Ugo Russo
La Corte di Assise di Napoli ha deciso di procedere con un esperimento giudiziale per ricostruire l’omicidio di Ugo Russo, il quindicenne ucciso da un carabiniere durante un tentativo di rapina. Nell’esperimento verranno utilizzati una pistola sequestrata e un materiale fornito dall’FBI per simulare un cranio umano. L’obiettivo è confermare se l’ogiva che ha causato la morte di Russo sia quella sequestrata e determinare la distanza tra il ragazzo e il militare al momento dello sparo.
La ricostruzione balistica e l’importanza dello stipite
Il perito Emanuele Paniz, incaricato della ricostruzione balistica, aveva già individuato l’ogiva che ha causato la morte di Russo durante un incidente probatorio precedente. Tuttavia, in quell’occasione non è stato preso in considerazione l’impatto dell’ogiva su uno stipite presente in via Generale Orsini. Ora, lo stipite verrà rimosso e utilizzato per la ricostruzione balistica, al fine di ottenere ulteriori informazioni sulla dinamica dell’omicidio.
L’importanza dell’esperimento giudiziale per la famiglia Russo
L’avvocato Giovanni Fusco, legale della famiglia Russo, si mostra fiducioso riguardo all’esperimento giudiziale. “Siamo fiduciosi e credo che questo esperimento giudiziale rappresenterà una conferma delle risultanze probatorie già emerse”, afferma Fusco. L’esito dell’esperimento sarà determinante per valutare se Russo rappresentava ancora una minaccia per il carabiniere al momento dei fatti. Verranno utilizzati proiettili sequestrati al militare, proiettili dello stesso tipo e dello stesso lotto, e un casco simile a quello indossato da Russo. La comparazione tra le tracce rilevate sul casco di Ugo e quelle sul copricapo utilizzato nell’esperimento fornirà ulteriori dati sulla distanza tra vittima e imputato.
L’esperimento giudiziale si preannuncia complesso e tecnico, pertanto i risultati potrebbero richiedere fino a novanta giorni per essere depositati.