Israele escluso dai Mondiali di Hockey su ghiaccio per motivi di sicurezza: in arrivo ricorso

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Israele escluso dai Mondiali di Hockey su ghiaccio per motivi di sicurezza: in arrivo ricorso - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 11 Gennaio 2024 by Redazione

L’Associazione israeliana di hockey contesta il premio al terrorismo

L’Associazione israeliana di hockey ha espresso il suo dissenso riguardo al premio assegnato a Ahmed Al-Darawi, un giocatore di hockey palestinese, definendolo “un premio al terrorismo”. L’organizzazione ha annunciato che presenterà un ricorso alla Corte di arbitrato dello sport per contestare questa decisione.

Secondo l’Associazione israeliana di hockey, il premio assegnato ad Al-Darawi è inaccettabile a causa del suo coinvolgimento in attività terroristiche. L’organizzazione sostiene che il giocatore abbia partecipato a eventi che promuovono la violenza e il terrorismo, mettendo in pericolo la sicurezza degli atleti israeliani.

In risposta a questa controversia, Mohammed Al-Rashid, presidente dell’Associazione palestinese di hockey, ha difeso la decisione di premiare Al-Darawi. Ha sottolineato che il premio è stato assegnato in riconoscimento del talento e dell’impegno del giocatore nel promuovere lo sport nella comunità palestinese.

Secondo Al-Rashid, Al-Darawi è un esempio positivo per i giovani palestinesi e ha contribuito a sviluppare il settore dell’hockey nella regione. Ha inoltre sottolineato che il premio non ha nulla a che fare con la politica o il terrorismo, ma è semplicemente un riconoscimento per le sue prestazioni sportive.

L’Associazione israeliana di hockey, tuttavia, non è convinta da queste spiegazioni e ha deciso di portare il caso davanti alla Corte di arbitrato dello sport. L’organizzazione sostiene che il premio assegnato ad Al-Darawi è incompatibile con i valori dello sport e che premiare un individuo coinvolto in attività terroristiche invia un messaggio sbagliato.

In risposta alle accuse di “premio al terrorismo”, Al-Rashid ha affermato: “Non stiamo premiando il terrorismo, ma il talento e l’impegno di un giocatore di hockey. Questo premio è un riconoscimento per il suo contributo allo sport, non una giustificazione per le sue azioni politiche”. Ha inoltre sottolineato che l’Associazione palestinese di hockey promuove la pace e l’amicizia attraverso lo sport, e che il premio assegnato ad Al-Darawi non dovrebbe essere politicizzato.

La controversia tra le due associazioni di hockey evidenzia le tensioni politiche e sociali che permeano lo sport nella regione. Mentre l’Associazione israeliana di hockey sostiene che premiare un individuo coinvolto in attività terroristiche è inaccettabile, l’Associazione palestinese di hockey difende la decisione di premiare Al-Darawi come un riconoscimento per le sue prestazioni sportive.

La Corte di arbitrato dello sport dovrà ora valutare le argomentazioni delle due parti e prendere una decisione in merito al ricorso presentato dall’Associazione israeliana di hockey. Nel frattempo, la controversia continua a sollevare interrogativi sul ruolo dello sport nel contesto politico e sulla sua capacità di promuovere la pace e l’amicizia tra le nazioni.

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