Ultimo aggiornamento il 11 Gennaio 2024 by Redazione
Il Comune di Castellammare di Stabia si costituisce parte civile nel processo contro il clan Cesarano
Il gip del Tribunale di Napoli ha accettato la richiesta di costituzione del Comune di Castellammare di Stabia come parte civile nel procedimento giudiziario che coinvolge il clan Cesarano. Questo clan è stato colpito da un’ordinanza di custodia cautelare nel luglio 2023 e le 18 persone coinvolte sono state accusate di vari reati, tra cui associazione di tipo mafioso, tentato omicidio, estorsione, porto di arma clandestina e rapina.
L’unico ente che ha richiesto di costituirsi parte civile è stato il Comune di Castellammare di Stabia. La commissione straordinaria che governa il Comune, sciolto a causa delle infiltrazioni della criminalità organizzata, ha motivato la sua richiesta citando il “danno d’immagine eclatante” causato dalla notizia, che ha ricevuto “ampia copertura sui principali organi di stampa nazionali”.
La commissione straordinaria ha spiegato che, poiché veniva a conoscenza dei procedimenti giudiziari di grande rilevanza per la comunità stabiese solo attraverso gli articoli di stampa, ha scritto alla Direzione distrettuale antimafia di Napoli lo scorso novembre per chiedere di essere informata su “tutti i procedimenti penali riguardanti reati particolarmente gravi”, al fine di poter presentare una richiesta formale di costituzione di parte civile. L’obiettivo è quello di proteggere l’ente dalle conseguenze che i gravi reati commessi dai membri dei clan camorristici hanno sull’economia locale e sulla pacifica convivenza tra i cittadini.
Inoltre, il prossimo 24 gennaio verrà presentata un’altra richiesta di costituzione di parte civile in un altro processo legato alla camorra.
La costituzione del Comune di Castellammare di Stabia come parte civile nel processo contro il clan Cesarano è un passo importante per la lotta alla criminalità organizzata e per la tutela dell’ente e dei suoi cittadini. Questa decisione dimostra l’impegno delle autorità locali nel contrastare la presenza della camorra e nel ripristinare la legalità e la sicurezza nella comunità stabiese.