Ultimo aggiornamento il 12 Gennaio 2024 by Redazione
La spesa per la prima infanzia aumenta del 5% online, ma si risparmia sull’acquisto on line
Secondo un’analisi di Federconsumatori, il primo anno di vita di un bambino può costare ai genitori fino a circa 17.000 €, un valore in aumento dell’8% rispetto a due anni fa. Tuttavia, sempre più genitori stanno cercando di risparmiare sull’acquisto di prodotti per l’infanzia, spostando le loro spese online.
I prezzi degli articoli per l’infanzia diminuiscono online
Secondo i dati di Idealo, nel corso del 2023, i prezzi degli articoli per l’infanzia online sono diminuiti in media del 5% rispetto all’anno precedente. Gli articoli come fasciatoi, culle e baby monitor hanno registrato una diminuzione del 5%, mentre l’abbigliamento per neonati ha segnato una leggera decrescita del 2%. Tuttavia, alcuni settori come la cura del corpo, gli accessori per viaggi e l’alimentazione e l’allattamento hanno registrato un aumento dei prezzi del 4% e del 2% rispettivamente.
I passeggini sono i prodotti più cercati per l’acquisto online per l’infanzia
I passeggini sono i prodotti più cercati online per l’infanzia, rappresentando il 50% delle ricerche totali nella categoria “infanzia”. Nonostante il prezzo medio sia rimasto simile a quello dell’anno precedente (circa 390 euro), coloro che hanno acquistato i passeggini online al momento opportuno hanno potuto risparmiare circa l’8%. Al secondo posto nella classifica dei prodotti più cercati ci sono i pannolini, che hanno registrato un aumento del prezzo del 3% quest’anno, ma hanno garantito risparmi del 7% se acquistati online durante i periodi di sconto. È importante notare che a partire dal prossimo anno, l’IVA sui pannolini aumenterà dal 5% al 10%, secondo la manovra del 2024. Altri prodotti popolari includono peluche, culle, prodotti per l’alimentazione dei neonati, fasciatoi e biberon. È interessante notare che quest’anno c’è stato un aumento del 18% delle ricerche online per i prodotti per l’infanzia che tradizionalmente venivano acquistati nei negozi fisici. Questo è dovuto alla crescente consapevolezza dei genitori riguardo ai risparmi possibili attraverso gli acquisti online.