Ultimo aggiornamento il 12 Gennaio 2024 by Redazione
L’Italia non partecipa al raid contro gli Houthi in Yemen
L’Italia è stata informata in anticipo dagli alleati dell’attacco contro gli Houthi in Yemen, ma non è stata coinvolta direttamente nell’operazione militare. Secondo fonti di Palazzo Chigi, a Roma è stato presentato uno statement che ha dato il via all’attacco condotto dagli Stati Uniti e dalla Gran Bretagna, ma l’Italia ha scelto di non firmarlo.
Roma continua a lavorare per mantenere la calma nel Mar Rosso, dove è impegnata nella missione Atalanta con una sua fregata, e fa parte della coalizione europea che si impegna per garantire la libera circolazione delle navi.
Il vice premier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha spiegato che l’Italia è stata informata in anticipo dagli Stati Uniti dell’attacco contro gli Houthi, ma ha scelto di non partecipare perché non può intraprendere azioni di guerra senza un dibattito parlamentare. Tajani ha sottolineato il sostegno politico dell’Italia all’azione, che mira a difendere il traffico marittimo internazionale. L’Italia ha sottoscritto un documento a favore della libertà di navigazione e si impegna politicamente per garantire la libera circolazione marittima.
L’Italia lavora per mantenere la calma nel Mar Rosso
Nonostante non abbia partecipato all’attacco contro gli Houthi in Yemen, l’Italia continua a lavorare per mantenere la calma nel Mar Rosso. La presenza di una fregata italiana nella missione Atalanta dimostra l’impegno del paese nella regione.
L’Italia fa parte della coalizione europea che si impegna per garantire la libera circolazione delle navi nel Mar Rosso. Secondo fonti di Palazzo Chigi, l’Italia rimane impegnata a tenere bassa la tensione nella regione, nonostante la situazione instabile causata dai raid degli Houthi appoggiati dall’Iran.
L’Italia sostiene la libertà di navigazione nel Mar Rosso
Il vice premier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha sottolineato il sostegno politico dell’Italia all’azione contro gli Houthi in Yemen. Tajani ha spiegato che l’Italia ha sottoscritto un documento a favore della libertà di navigazione nel Mar Rosso e si batte politicamente per garantire la libera circolazione marittima.
Tajani ha chiarito che l’Italia non ha partecipato all’attacco perché non può intraprendere azioni di guerra senza un dibattito parlamentare. Tuttavia, l’Italia è pronta a sostenere azioni che difendano il traffico marittimo internazionale e lavora per mantenere la stabilità nel Mar Rosso.