Ultimo aggiornamento il 16 Gennaio 2024 by Redazione
La nuova fase di ostilità nel Golfo potrebbe rafforzare gli Houthi
Secondo diversi analisti interrogati dal Washington Post, la recente escalation di raid americani e britannici nello Yemen potrebbe avere l’effetto opposto a quello desiderato. Gli Stati Uniti hanno rivendicato il successo del raid anti-Houthi, ma il missile lanciato dallo Yemen che ha colpito una nave di proprietà americana sembra smentire le loro affermazioni. Il generale Douglas Sims, direttore delle operazioni dello Stato maggiore congiunto, ha dichiarato che gli Stati Uniti sono “abbastanza fiduciosi” di aver ridotto la capacità degli Houthi di attaccare le navi nel Mar Rosso, ma gli eventi recenti sembrano suggerire il contrario.
Gli Houthi si presentano come difensori della causa palestinese
Mentre Israele continua l’operazione nella Striscia di Gaza e Hezbollah sembra voler evitare un’escalation diretta, gli Houthi si sono messi sotto i riflettori come difensori della causa palestinese. Come il gruppo sciita libanese, gli Houthi fanno parte dell’Asse della resistenza allineato all’Iran. Insistono sul fatto che le loro azioni nel Mar Rosso si fermeranno solo quando Israele cesserà i bombardamenti. Laurent Bonnefoy, ricercatore sullo Yemen a Sciences Po a Parigi, afferma che gli Houthi stanno ottenendo ciò che vogliono: “apparire come l’attore regionale più coraggioso quando si tratta di affrontare la coalizione internazionale, che è in gran parte a favore di Israele e non si preoccupa della popolazione di Gaza”.
Gli Houthi stanno raccogliendo consenso anche tra coloro che non li sostengono
Le azioni degli Houthi nel Mar Rosso sembrano generare una qualche forma di sostegno, sia a livello internazionale che interno. Anche i loro nemici dichiarati, come l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti, hanno evitato di sostenere la recente campagna guidata dagli Stati Uniti contro gli Houthi, mettendo in guardia da un’escalation. Secondo Mustapha Noman, analista, scrittore ed ex diplomatico yemenita, gli Houthi “sognano di essere attaccati dagli americani o dagli israeliani perché questo li trasformerà in una vera forza di ‘resistenza’”. Gerald Feierstein, ex ambasciatore americano nello Yemen, afferma che un attacco statunitense o di altri Paesi contro gli Houthi convaliderebbe la loro propaganda secondo cui stanno combattendo a sostegno dei palestinesi e minacciano gli interessi degli Stati Uniti e dei loro alleati.
La guerra di Gaza ha fornito agli Houthi l’opportunità di distogliere l’attenzione dalle critiche al loro governo e di reprimere l’opposizione. Secondo l’International Crisis Group, hanno arrestato oppositori con l’accusa di collusione con Israele e gli Stati Uniti. La situazione nello Yemen si sta complicando ulteriormente, con la possibilità che la nuova fase di ostilità nel Golfo rafforzi gli Houthi anziché indebolirli.