Ultimo aggiornamento il 16 Gennaio 2024 by Redazione
Sanremo 2024: Canzoni per ballare e la sfida della leggerezza
Il prossimo Festival di Sanremo, che si terrà nel 2024, promette di portare sul palco canzoni dal ritmo incalzante, pronte a far ballare e a diventare tormentoni radiofonici. La leggerezza sarà la parola d’ordine, con un mix di brani d’amore e qualche testo impegnato, ma senza esagerare. Secondo lo psichiatra Claudio Mencacci, questa voglia di leggerezza è comprensibile dopo l’esperienza del Covid e in un periodo di tensioni globali. Tuttavia, nasconde anche dei rischi. Mencacci spiega che “la voglia di leggerezza è uno dei sintomi della ‘Gaia apocalisse’, un desiderio di festa e di ritrovi continui che caratterizzò l’Europa della Belle Époque e che si interruppe con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale”. Un evento tragico che segnò profondamente la storia.
La sfida della leggerezza e l’indifferenza
Il Festival di Sanremo 2024 presenterà trenta canzoni che esplorano le gioie e i dolori dell’amore, con qualche incursione nell’attualità, come la guerra e la questione dei migranti, e la forza delle donne nel contrastare il bullismo e i pregiudizi. Tuttavia, Mencacci mette in guardia sul lato oscuro della leggerezza, sottolineando che “il bisogno di leggerezza spesso si intreccia con l’indifferenza”. L’esperto, direttore emerito di Neuroscienze all’Asst Fatebenefratelli-Sacco di Milano, avverte che l’indifferenza è diventata un problema sempre più diffuso. “È diventato un ottavo vizio capitale”, afferma Mencacci, un pericolo nel quale rischiamo di cadere. L’indifferenza può manifestarsi nei confronti delle ingiustizie del mondo, ma anche nella mancanza di sensibilità verso le richieste degli altri.
La forza delle donne e la luce sul palco
Mencacci sottolinea che quando la leggerezza si trasforma in insofferenza e insensibilità, siamo imprigionati nell’egoismo. L’egoismo porta alla solitudine e al narcisismo, un amore smisurato e tragico per l’immagine di sé. Questa chiusura verso gli altri e l’indifferenza verso i loro bisogni sono un pericolo per la società. Tuttavia, secondo lo psichiatra, la luce sul palco dell’Ariston sarà accesa dalle donne e da coloro che le celebrano. L’orgoglio femminile è un tema attuale e condivisibile, afferma Mencacci. “È la vera forza dell’Italia in questo momento”, aggiunge, “l’unica forza evolutiva che guarda al futuro, che cerca dignità e umanità e che restituisce significato alle relazioni interpersonali, che richiedono ascolto, comprensione e solidarietà. Tutto questo è racchiuso nella forza salvifica delle donne”.