Ultimo aggiornamento il 17 Gennaio 2024 by Redazione
Re Carlo III deve sottoporsi a un intervento alla prostata: ecco di cosa si tratta
Re Carlo III, sovrano di 75 anni, si prepara a un intervento alla prostata. Ma qual è la patologia che rende necessaria questa operazione? Secondo quanto riportato dal Buckingham Palace, il re soffre di ipertrofia prostatica benigna, una condizione comune che colpisce il 5-10% degli uomini dopo i 40 anni di età e oltre l’80% dopo i 70 e 80 anni.
L’iperplasia prostatica benigna è una patologia che porta all’ingrossamento della prostata, ma non sempre causa sintomi. Tuttavia, quando si manifestano, possono interferire con la capacità di urinare a causa della compressione del canale uretrale. Secondo l’Irccs Humanitas, questa condizione può causare difficoltà nell’iniziare la minzione, flusso urinario debole, svuotamento incompleto della vescica e bruciore durante la minzione.
Perché è necessario un trattamento? L’ingrossamento della prostata può ostacolare il flusso urinario e causare problemi nella minzione. Fortunatamente, esistono diverse opzioni di trattamento per l’iperplasia prostatica benigna. La terapia farmacologica può alleviare i sintomi urinari associati alla condizione, ma può anche avere effetti collaterali significativi. Se l’ingrossamento della prostata è tale da causare un’ostruzione urinaria, può essere necessario un intervento chirurgico. Esistono tecniche endoscopiche meno invasive rispetto alla chirurgia tradizionale, come la vaporizzazione con laser o l’ablazione del tessuto prostatico. Questi interventi richiedono una breve convalescenza e possono portare a un miglioramento immediato dei sintomi.
Secondo gli esperti, l’intervento di vaporizzazione con laser, che probabilmente verrà eseguito su re Carlo III, è una procedura di routine che dura dai 30 ai 60 minuti. Si esegue attraverso l’uretra e richiede anestesia spinale. Dopo 3-4 giorni di ricovero in ospedale, il paziente può tornare alle sue attività quotidiane. In Italia, ci sono circa 6 milioni di italiani sopra i 50 anni con patologie alla prostata, tra cui l’iperplasia prostatica benigna.
È importante sottolineare che se l’iperplasia prostatica benigna non viene trattata, può progredire fino a causare ritenzione urinaria. Pertanto, è fondamentale una diagnosi precoce e un trattamento tempestivo. La prevenzione può essere ottenuta attraverso controlli periodici dopo i 40-50 anni e una dieta equilibrata, ricca di frutta, verdura e cereali integrali, ma povera di grassi saturi. L’attività fisica moderata e regolare è anche consigliata.
In conclusione, l’intervento a cui si sottoporrà re Carlo III è un trattamento comune per l’iperplasia prostatica benigna. Nonostante l’età del sovrano, gli esperti assicurano che l’operazione non è pericolosa e che potrà tornare alle sue attività normali dopo una breve convalescenza. La diagnosi precoce e il trattamento tempestivo sono fondamentali per gestire questa patologia comune tra gli uomini.