Ultimo aggiornamento il 17 Gennaio 2024 by Redazione
Bolzano: Test del DNA per i cani per combattere gli escrementi nelle strade
L’autorità provinciale di Bolzano ha preso una decisione insolita per affrontare il problema degli escrementi di cane nelle strade: i proprietari di cani dovranno sottoporre i loro animali domestici a un test del DNA. Secondo quanto riportato dal Guardian, i risultati del test verranno inseriti in un database a cui la polizia potrà fare riferimento per identificare i colpevoli e i loro proprietari. Le prove raccolte saranno utilizzate per multare i proprietari con sanzioni che vanno da 292 a 1.048 euro.
Polemiche e interrogativi sulla misura
La misura ha suscitato polemiche, soprattutto tra i proprietari di cani che puliscono diligentemente le feci dei loro animali domestici e che ora sono obbligati a pagare 65 euro per il test. Inoltre, ci sono interrogativi sulla gestione complessa e costosa di questa iniziativa, soprattutto se i colpevoli sono cani randagi o di proprietà di turisti. Secondo il Guardian, il consigliere provinciale Arnold Schuler ha dichiarato che il database è ancora in fase di implementazione e che sono stati trovati altri veterinari per aiutare a effettuare i test del DNA. L’obiettivo è semplificare la registrazione degli animali domestici per tutti i proprietari.
Petizioni per l’abrogazione della legge
Le associazioni animaliste hanno presentato petizioni per chiedere l’abrogazione della legge prima della scadenza del 31 dicembre. Secondo il presidente di Assopets, Filippo Maturi, l’associazione per la tutela dei proprietari di animali, molte persone che non hanno cani hanno aderito alla petizione. Maturi ha definito la legge ingiusta e ha sottolineato i costi di gestione enormi che comporta. Nonostante le polemiche, il test del DNA per i cani diventerà obbligatorio a partire dalla fine di marzo e i proprietari che non registrano i loro animali domestici saranno soggetti a multe salate.
Questo articolo è stato riscritto sulla base di un articolo originale pubblicato su The Guardian.