Ultimo aggiornamento il 18 Gennaio 2024 by Redazione
Rinnovato il contratto di lavoro per oltre un milione di lavoratori dell’istruzione e della ricerca
Oggi è stato finalmente firmato il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (Ccnl) per il settore dell’istruzione e della ricerca, che riguarda oltre un milione e 300 mila lavoratori tra scuola, università, ricerca e Afam. Tuttavia, la firma non è stata unanime, poiché la Uil scuola ha deciso di non sottoscrivere l’accordo. Secondo il segretario Giuseppe D’Aprile, “è impossibile accettare un accordo che peggiora le condizioni di lavoro del personale della scuola e che indebolisce la scuola dell’autonomia e la comunità educante”.
La Flc Cgil, invece, si è detta soddisfatta per la firma del rinnovo del contratto, ma ha espresso la propria insoddisfazione per il lungo iter burocratico che ha preceduto la firma definitiva. Infatti, sono passati ben sei mesi dalla firma dell’ipotesi contrattuale e sono stati necessari numerosi controlli da parte degli organismi competenti prima di poter procedere con la firma definitiva. La Cisl Scuola, invece, ha chiesto di iniziare immediatamente il processo di rinnovo per il triennio successivo.
Secondo Di Meglio, rappresentante della Gilda, il contratto è stato definito come una “lumaca” a causa della sua lentezza, ma ha sottolineato che sono stati apportati miglioramenti normativi che vanno nella giusta direzione.
Un accordo che coinvolge un vasto settore
Il Ccnl ‘Istruzione e ricerca’ 2019-21 riguarda un vasto settore che comprende scuola, università, ricerca e Afam. Questo accordo contrattuale è di fondamentale importanza per garantire condizioni di lavoro adeguate a oltre un milione e 300 mila lavoratori. Il rinnovo del contratto è stato atteso a lungo e ha richiesto un’attenta valutazione da parte degli organismi di controllo prima di poter essere definitivamente firmato.
Diverse posizioni sul rinnovo del contratto
Le opinioni sul rinnovo del contratto sono state discordanti. Mentre la Uil scuola ha deciso di non firmare l’accordo, criticando le condizioni di lavoro peggiorate e l’indebolimento della scuola dell’autonomia, la Flc Cgil si è detta soddisfatta per la firma, ma ha espresso la propria insoddisfazione per la lunga attesa e la burocrazia che ha caratterizzato il processo di certificazione. La Cisl Scuola, invece, ha chiesto di procedere immediatamente con il rinnovo per il triennio successivo. Nonostante le critiche, Di Meglio della Gilda ha riconosciuto che sono stati apportati miglioramenti normativi, anche se il processo è stato lento.
In conclusione, il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per il settore dell’istruzione e della ricerca è stato finalmente firmato, coinvolgendo oltre un milione e 300 mila lavoratori. Tuttavia, la firma non è stata unanime, con la Uil scuola che ha deciso di non sottoscrivere l’accordo. Mentre la Flc Cgil si è detta soddisfatta per la firma, ha espresso la propria insoddisfazione per la lunga attesa e la burocrazia che ha caratterizzato il processo di certificazione. La Cisl Scuola ha chiesto di procedere immediatamente con il rinnovo per il triennio successivo. Nonostante le critiche, Di Meglio della Gilda ha riconosciuto che sono stati apportati miglioramenti normativi, anche se il processo è stato lento.