Ultimo aggiornamento il 18 Gennaio 2024 by Redazione
Una procedura migliorata per la sostituzione della valvola aortica riduce i costi e la degenza ospedaliera
Nei pazienti sottoposti a sostituzione transcatetere della valvola aortica (Tavi) con valvole espandibili con palloncino, un percorso di trattamento semplificato – denominato Benchmark – migliora l’efficienza dell’ospedale, riduce la durata della degenza e i costi, preservando la sicurezza del paziente. Lo rivelano i nuovi dati del Registro Benchmark in Italia, diffusi oggi da Edwards Lifesciences.
Riduzione della degenza ospedaliera e dei costi
La Tavi è una procedura minimamente invasiva che consiste nel sostituire la valvola aortica nei pazienti affetti da stenosi aortica grave. I dati appena diffusi, ricavati da un più ampio studio europeo, sono relativi a 300 pazienti sottoposti a Tavi con valvole espandibili con palloncino in 4 centri in Italia. L’obiettivo era verificare se l’implementazione di una serie di procedure su misura del percorso Benchmark potesse ridurre la degenza ospedaliera e in terapia intensiva, garantendo la sicurezza del paziente. I risultati sono stati positivi: i pazienti sottoposti a Tavi utilizzando queste procedure ottimizzate hanno registrato una riduzione di 1,8 giorni (cioè del 21%) della durata media di degenza ospedaliera, mantenendo risultati clinici a 30 giorni simili a quelli dei pazienti trattati in condizioni standard.
Benefici per pazienti e ospedali
“I risultati di questo studio dimostrano che il programma Benchmark porta benefici tanto ai pazienti quanto agli ospedali”, afferma Francesco Saia, presidente della Società italiana di cardiologia interventistica (Gise). “Infatti, con una riduzione della degenza media ospedaliera, il tasso di dimissioni precoci aumenta e il recupero dei pazienti è più rapido, senza compromettere la loro sicurezza”. Questo risultato è particolarmente significativo considerando la carenza di personale e risorse del sistema sanitario, evidenziata dalla pandemia di Covid-19. “Gli ospedali sono sempre più sotto pressione. Strategie che consentono di aumentare l’efficienza degli ospedali sono fondamentali per liberare posti letto e permettere di trattare più tempestivamente i pazienti più bisognosi. Senza contare che procedure mininvasive come la Tavi possono rivelarsi fondamentali per gestire meglio eventuali emergenze, come quella che abbiamo recentemente attraversato con la pandemia”, osserva Saia.
Soluzioni per il futuro
Oltre alla pressione sul sistema sanitario, l’invecchiamento generale della popolazione comporterà un aumento della prevalenza della malattia e delle persone da trattare con la procedura Tavi. “I sistemi sanitari hanno bisogno di soluzioni urgenti per risolvere le difficoltà legate alla capacità e alle risorse”, sottolinea Luigi Mazzei, direttore generale di Edwards Lifesciences Italia. “Queste includono l’adozione di processi innovativi per migliorare gli esiti dei pazienti, l’ottimizzazione della capacità ospedaliera e della gestione delle risorse e complessivamente creare pratiche efficienti senza compromettere la sicurezza dei pazienti”.
Le procedure di Benchmark includono la presenza di un coordinatore Tavi in ospedale, l’anestesia cosciente durante l’intervento, la comunicazione dei passaggi al paziente durante tutto il processo e la sua rapida mobilizzazione dopo la procedura. Questo percorso di trattamento semplificato si è dimostrato efficace nel ridurre la degenza ospedaliera e i costi, garantendo al contempo la sicurezza dei pazienti sottoposti a Tavi.