Impresa per la vita: 4 milioni di italiani, di cui il 70% adolescenti, affetti da disturbi alimentari

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Impresa per la vita: 4 milioni di italiani, di cui il 70% adolescenti, affetti da disturbi alimentari - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 22 Gennaio 2024 by Redazione

Tagli alle risorse per la lotta ai disturbi alimentari: una decisione preoccupante

I disturbi della nutrizione e dell’alimentazione colpiscono un numero significativo di italiani, rappresentando una sfida per la salute pubblica. Secondo il ministero della Salute, circa il 5% della popolazione italiana, pari a 4 milioni di persone, soffre di tali disturbi, con il 70% dei casi che coinvolge gli adolescenti. Ancora più preoccupante è il fatto che i disturbi alimentari rappresentano la seconda causa di morte tra i giovani, con 4.000 decessi all’anno nella fascia d’età compresa tra i 12 e i 25 anni, superati solo dagli incidenti stradali.

Le diagnosi di disturbi alimentari sono aumentate notevolmente nel periodo post-pandemico, rendendo ancora più urgente la necessità di risorse adeguate per affrontare questa problematica. Tuttavia, la notizia del taglio delle risorse per la lotta ai disturbi alimentari nell’ultima legge di Bilancio ha suscitato sgomento. Nonostante le rassicurazioni del ministro Schillaci e il suo impegno a stanziare un Fondo straordinario di 10 milioni per il 2024, in attesa che gli interventi diventino strutturali, la decisione di ridurre i finanziamenti è motivo di preoccupazione per molti.

Disturbi alimentari: una minaccia per la salute fisica e mentale

Malattie come l’anoressia, la bulimia e il binge eating sono patologie gravi e potenzialmente mortali che colpiscono non solo la salute fisica, ma anche il funzionamento sociale e psicologico dell’individuo. Questi disturbi possono influire negativamente sulla fertilità delle persone, con conseguenze significative sul benessere riproduttivo e sulla possibilità di avere figli. La cura dei disturbi alimentari è quindi fondamentale per tutelare la fertilità delle donne, considerando che uno dei sintomi di tali disturbi è l’amenorrea, ovvero l’assenza del ciclo mestruale.

È essenziale garantire risorse adeguate per i servizi e i centri di cura sul territorio, nonché per la formazione del personale specializzato e il sostegno alle famiglie coinvolte. È importante considerare anche l’impatto che questi disturbi hanno sulle famiglie, che spesso si trovano a gestire un disagio emotivo significativo. È necessario un approccio olistico che prenda in considerazione non solo il paziente, ma anche il contesto familiare in cui si sviluppa la malattia.

La necessità di finanziamenti per la cura e la prevenzione

Donatella Possemato, fondatrice di Impresa per la vita Onlus, descrive i disturbi alimentari come un “cancro dell’anima” a causa delle loro conseguenze fatali. Nonostante la gravità di queste patologie e la loro complessità diagnostica, è fondamentale garantire finanziamenti adeguati per le cure e i protocolli assistenziali. Le statistiche che riportano 4.000 morti all’anno in Italia rappresentano solo la punta dell’iceberg, poiché non tengono conto delle vittime che muoiono a causa dei ritardi diagnostici e dell’accesso limitato alle cure a causa delle lunghe liste d’attesa.

Il taglio delle risorse nella legge di Bilancio 2024 rappresenta un ostacolo alla creazione di nuovi servizi di assistenza e al mantenimento di quelli già esistenti. È necessario un impegno concreto per garantire che i fondi diventino strutturali e che i disturbi alimentari ricevano l’attenzione e le risorse che meritano. La lotta contro questi disturbi richiede un approccio multidisciplinare e una collaborazione tra istituzioni, operatori sanitari e organizzazioni non profit per garantire una migliore assistenza e prevenzione.

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