Ex 16enne costretta a prostituirsi con 50 uomini per saldare debiti di droga

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Ex 16enne costretta a prostituirsi con 50 uomini per saldare debiti di droga - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 3 Febbraio 2024 by Redazione

Arrestato 26enne per abusi sessuali su minore: una storia di violenza e estorsione

Un giovane di 26 anni è stato arrestato nell’hinterland milanese per aver costretto la sua ex fidanzata, una ragazza di soli 16 anni, a partecipare a incontri sessuali con almeno 40-50 uomini. Secondo l’accusa della procura di Milano, il ragazzo avrebbe utilizzato i soldi guadagnati da queste prestazioni per saldare i suoi debiti con un fornitore di stupefacenti. Gli abusi si sarebbero verificati tra ottobre 2023 e gennaio 2024.

La situazione è ancora più inquietante considerando che il 26enne avrebbe ottenuto le password della minore e diffuso delle foto intime senza il suo consenso. Inoltre, l’uomo è accusato di minacce, violenza fisica e verbale nei confronti della ragazza. Secondo la testimonianza della vittima, il ragazzo la avrebbe picchiata con pugni, schiaffi e sberle, oltre a colpirla con calci e insultarla per motivi di gelosia. Avrebbe persino tentato di strangolarla mettendole le mani al collo e lanciato una sigaretta elettrica contro di lei.

Tra le accuse rivolte al 26enne c’è anche quella di tentata estorsione. Il ragazzo avrebbe richiesto al padre della sua ex fidanzata la somma di 1.000 euro, minacciando di divulgare foto compromettenti della ragazza se il denaro non fosse stato pagato. Fortunatamente, la madre della minore ha denunciato i sospetti ai carabinieri, confermando le terribili esperienze subite dalla figlia.

Il gip di Milano, Alberto Carboni, ha preso in considerazione le dichiarazioni della vittima, definendole “lineari, coerenti e con numerosi elementi di riscontro”. Ha sottolineato che per una ragazza di soli 16 anni, raccontare episodi così traumatici non è affatto facile. D’altro canto, il 26enne è stato descritto come una persona incline alla violenza e soggetta a scatti d’ira che lo portano a perdere completamente il controllo. Alla luce di questi elementi e considerando il rischio di recidiva o di commettere nuovi reati, l’unica risposta possibile è stata l’arresto e il suo trasferimento in carcere.

Questa triste vicenda mette in luce l’importanza di proteggere i minori e di combattere la violenza di genere. È fondamentale che le vittime si sentano sicure nel denunciare gli abusi subiti e che le autorità agiscano con tempestività per garantire giustizia. Solo così si potrà sperare di porre fine a situazioni simili e di creare un ambiente più sicuro per tutti.

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