Ultimo aggiornamento il 3 Febbraio 2024 by Redazione
Presidente della Comunità Ebraica di Roma chiede di vietare la manifestazione pro-Palestina nel Giorno della Memoria
Il presidente della Comunità Ebraica di Roma, Victor Fadlun, ha espresso la sua preoccupazione riguardo alla manifestazione pro-Palestina che si terrà a Roma il 27 gennaio, Giorno della Memoria. Secondo Fadlun, concedere l’autorizzazione a questa manifestazione in una giornata così significativa sarebbe una sconfitta per tutti. Ha dichiarato: “Non capiamo come sia stato possibile concedere l’autorizzazione in una ricorrenza che è internazionale, per di più nel contesto del 7 ottobre, massacro antisemita come non se ne vedevano dai tempi del nazismo”.
Chiede responsabilità e buon senso alle istituzioni
Fadlun ha fatto appello alle istituzioni, sia nazionali che locali, affinché assumano la decisione giusta e vietino la marcia antisemita nel Giorno della Memoria. Ha sottolineato: “Chiediamo responsabilità e buon senso. Le istituzioni assumano l’unica decisione possibile: dire No alla marcia antisemita nel Giorno della Memoria”. Il presidente della Comunità Ebraica di Roma ha ricordato come in passato iniziative simili abbiano degenerato in discorsi pieni di odio, appelli all’uccisione degli ebrei, bruciatura di bandiere israeliane e aggressioni agli agenti.
Preoccupazione per l’ordine pubblico e la sicurezza di Roma
Fadlun ha espresso la sua preoccupazione anche per le possibili conseguenze sull’ordine pubblico e la sicurezza di Roma. Ha definito “inspiegabile” l’autorizzazione al corteo, considerando il contesto delicato e la sensibilità della giornata. È fondamentale garantire la sicurezza di tutti i cittadini e prevenire qualsiasi forma di violenza o discriminazione.
In conclusione, il presidente della Comunità Ebraica di Roma ha fatto appello alle istituzioni affinché agiscano con responsabilità e vietino la manifestazione pro-Palestina nel Giorno della Memoria. È importante preservare la memoria dell’Olocausto e promuovere la pace e la comprensione tra i popoli.