Violenti scontri a Jenin, incontro tra Tajani e Herzog: ultime notizie Israele-Hamas

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Violenti scontri a Jenin, incontro tra Tajani e Herzog: ultime notizie Israele-Hamas - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 3 Febbraio 2024 by Redazione

Violenti scontri tra forze israeliane e combattenti palestinesi a Jenin, in Cisgiordania

Durante la notte si sono verificati violenti scontri tra le forze israeliane e i combattenti palestinesi nella città di Jenin, situata nella Cisgiordania. Secondo i media locali, le forze israeliane hanno fatto irruzione in diversi quartieri della città, arrestando un palestinese. Inoltre, sono stati distrutti monumenti dedicati ai palestinesi caduti. I video condivisi dai media locali mostrano le strade della città devastate dai bulldozer militari israeliani. Durante gli scontri, i combattenti palestinesi hanno attaccato le forze israeliane con esplosivi e armi da fuoco.

Bombardamenti israeliani a Rafah: una persona uccisa

Un raid aereo israeliano ha colpito un condominio a Rafah all’alba, causando la morte di almeno una persona e ferendo altre. Secondo fonti locali citate dall’agenzia di stampa palestinese Wafa, l’attacco è avvenuto nel quartiere di Tal as-Sultan, a ovest di Rafah, dove vivono oltre 1,3 milioni di palestinesi in condizioni di sovraffollamento. La situazione nella Striscia di Gaza rimane tesa a causa dei continui bombardamenti israeliani contro Hamas.

Houthi ordinano al personale Usa e Gb di lasciare lo Yemen

Le Nazioni Unite hanno confermato che i ribelli yemeniti Houthi hanno ordinato al personale americano e britannico delle Nazioni Unite con sede nella capitale Sana’a di lasciare il paese entro un mese. Questa decisione è stata presa in risposta ai bombardamenti subiti dalle imbarcazioni nel Mar Rosso. Il portavoce del Segretariato generale dell’Onu, Stéphane Dujarric, ha dichiarato che le autorità de facto hanno comunicato la richiesta di partenza dalle aree del paese sotto il loro controllo, tra cui Sana’a e altre zone nel nord e nell’ovest. Tuttavia, Dujarric ha sottolineato che “qualsiasi richiesta sul personale delle Nazioni Unite basata esclusivamente sulla sua nazionalità è incompatibile con il quadro giuridico dell’Onu”. Questa decisione ostacola anche la capacità dell’organizzazione di sostenere il popolo yemenita, come previsto dal suo mandato. La situazione nello Yemen rimane estremamente instabile a causa del conflitto in corso tra i ribelli Houthi e la coalizione guidata dall’Arabia Saudita.

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