Ultimo aggiornamento il 3 Febbraio 2024 by Redazione
Studentesse di Roma Tre criticano i relatori sulla questione palestinese
Durante una giornata organizzata dall’Università Roma Tre per il Giorno della Memoria, alcune studentesse hanno espresso il loro dissenso nei confronti dei relatori presenti, sollevando questioni riguardanti il conflitto in Palestina. Le studentesse hanno chiesto come sia possibile giustificare ciò che sta accadendo in Palestina da oltre 75 anni, sottolineando che non si tratta di un problema contro gli ebrei, ma di una questione di coscienza politica.
Le studentesse hanno fatto riferimento al corteo del 27 gennaio, sottolineando che non dovrebbe essere considerato un problema. Hanno anche confrontato la situazione attuale a Gaza con quanto accaduto nel ghetto di Varsavia durante la Seconda Guerra Mondiale, evidenziando le similitudini tra le due situazioni.
Sostegno al popolo palestinese senza essere contro gli ebrei
Le studentesse hanno sottolineato che il loro sostegno è rivolto al popolo palestinese e non è diretto contro gli ebrei. Hanno ribadito che è importante avere una coscienza politica e non ignorare ciò che sta accadendo in Palestina.
Riflessioni sulla situazione in Palestina
Le critiche delle studentesse sollevano importanti questioni sulla situazione in Palestina e invitano a una riflessione più approfondita. Come affermato da una delle studentesse: “Quanto sta avvenendo a Gaza non è quanto avvenuto nel ghetto di Varsavia?“. Questa domanda mette in luce la necessità di affrontare la questione palestinese e di non dimenticare le atrocità del passato.
Le studentesse di Roma Tre hanno dimostrato il loro impegno nel sostenere il popolo palestinese e nel sollevare questioni importanti riguardo al conflitto in corso. La loro voce rappresenta un richiamo alla coscienza politica e alla necessità di affrontare la situazione in Palestina in modo equo e giusto.