Ultimo aggiornamento il 3 Febbraio 2024 by Redazione
Alta velocità ferroviaria Salerno-Reggio Calabria: il campanilismo territoriale e le aspettative delle popolazioni locali
Il professor Roberto Zucchetti, coordinatore del Dibattito pubblico sull’Alta velocità ferroviaria Salerno-Reggio Calabria, commenta il dibattito concluso di recente sul progetto di fattibilità tecnico-economica del nuovo tracciato Romagnano-Praia a Mare. L’opera, che attraverserà il Vallo di Diano e la costa tirrenica della Calabria, costerà 8 miliardi di euro e genererà un valore aggiunto di 6,1 miliardi di euro. Tuttavia, durante la discussione, è emerso un campanilismo territoriale che ha ostacolato la cooperazione tra le comunità locali.
Secondo Zucchetti, “le popolazioni locali nutrono una grande aspettativa nei confronti dell’opera”, ma le contestazioni sono arrivate principalmente da gruppi che temono di essere penalizzati dal fatto che la linea non passi dal loro territorio o non abbia fermate vicine. Inoltre, è emersa la difficoltà delle comunità locali a lavorare insieme per cogliere le opportunità offerte dalla nuova linea. L’attivazione della linea è prevista per il 2031, ma è necessaria una cooperazione attiva tra i territori per sviluppare il turismo e l’economia.
Durante la procedura pubblica, sono state sollevate diverse critiche riguardo alla scelta di attraversare il Vallo di Diano anziché seguire la linea costiera e alla richiesta di riattivare la linea storica Sicignano-Lagonegro per il traffico commerciale. Inoltre, sono stati sollevati dubbi sull’adeguatezza delle analisi sismiche e idrogeologiche e sull’idoneità della soluzione proposta per servire l’utenza proveniente da Scalea e dintorni. Tuttavia, Zucchetti sottolinea che i tecnici hanno tenuto conto di tutte le problematiche sollevate e che sono state fatte scelte obbligate.
Zucchetti fa un parallelo tra un treno ad alta velocità e la Formula 1, sottolineando che una fermata fa perdere molto tempo. Pertanto, è necessario ragionare sui vantaggi che l’opera può portare ai territori e i vari attori locali devono cooperare per sviluppare strategie per collegare i territori con l’Alta velocità ferroviaria. Inoltre, i territori devono chiedere al governo e alle Regioni di migliorare l’accessibilità stradale e il trasporto pubblico locale. Zucchetti sottolinea che Rfi mette i binari, ma sono gli operatori ferroviari a mettere i treni e a farli fermare solo se c’è un numero sufficiente di passeggeri.
La polemica sul finanziamento dell’opera e l’aumento dei costi a causa della situazione attuale vengono respinti da Zucchetti, che sottolinea l’importanza di finanziare integralmente l’opera. Riguardo al ruolo del Dibattito pubblico, Zucchetti afferma che è una forma di “democrazia sostanziale” che permette un ampio confronto tra i soggetti interessati e garantisce trasparenza. Durante il Dibattito pubblico sull’Alta velocità ferroviaria Salerno-Reggio Calabria, sono stati registrati numerosi contributi degli stakeholder e un’ampia partecipazione da parte dei cittadini.
Zucchetti conclude affermando che l’Alta velocità nel Mezzogiorno facilita lo spostamento di persone e merci, ma non garantisce di per sé lo sviluppo. È necessaria una cooperazione tra i territori e una capacità imprenditoriale che deve essere rafforzata. Inoltre, Zucchetti sottolinea l’importanza di cooperare per competere e di utilizzare l’Alta velocità ferroviaria come uno strumento prezioso per lo sviluppo dei territori interessati.