BCE mantiene i tassi invariati: analisi delle ragioni

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BCE mantiene i tassi invariati: analisi delle ragioni - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 3 Febbraio 2024 by Redazione

La Bce mantiene i tassi fermi: nessun cambiamento nella politica monetaria

La Banca Centrale Europea (Bce) ha deciso di mantenere invariati i suoi tassi di interesse di riferimento. Il Consiglio direttivo ha annunciato che i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimarranno rispettivamente al 4,50%, al 4,75% e al 4,00%.

La decisione di mantenere i tassi fermi è stata presa sulla base delle “nuove informazioni” che hanno confermato la valutazione precedente della Bce sulle prospettive di inflazione a medio termine. La banca centrale ha sottolineato che, nonostante un possibile aumento dell’inflazione complessiva legato all’energia, l’inflazione di fondo continua a diminuire. Inoltre, le restrizioni alle condizioni di finanziamento stanno frenando la domanda e contribuendo al calo dell’inflazione.

Lagarde: prevista una possibile stagnazione economica nell’Eurozona

La presidente della Bce, Christine Lagarde, ha dichiarato che si prevede una “probabile stagnazione” dell’economia dell’Eurozona nel quarto trimestre del 2023, seguita da una fase di crescita debole e successivamente da una ripresa. Tuttavia, Lagarde ha sottolineato che i rischi rimangono al ribasso, soprattutto a causa delle tensioni geopolitiche come quelle legate all’Ucraina e al Medio Oriente.

Lagarde ha anche affermato che nel Consiglio direttivo c’è stato un consenso nel ritenere prematuro discutere di un taglio dei tassi in questo momento. La Bce si baserà sui dati in arrivo per prendere decisioni future. Lagarde ha evidenziato che i costi di spedizione e consegna delle merci stanno aumentando, così come le tariffe e i dazi, a causa delle tensioni geopolitiche. La presidente ha sottolineato la necessità di essere cauti e ha richiamato le indicazioni di altre istituzioni, come il Fondo Monetario Internazionale (FMI), sui pericoli legati a queste crisi.

La Bce monitora i dati economici e i bilanci dei paesi dell’Eurozona

Lagarde ha spiegato che la Bce prende decisioni basandosi su una serie di dati, tra cui le retribuzioni, la produzione industriale e il commercio al dettaglio. Inoltre, la banca centrale monitora anche i bilanci dei paesi dell’Eurozona. Lagarde ha affermato che la Bce sta osservando attentamente gli impegni dei paesi a rivedere i sussidi per i costi energetici e il consolidamento fiscale rispetto ai bilanci presentati alla Commissione europea.

La presidente della Bce ha risposto anche alle critiche del ministro dell’Economia italiano, Giancarlo Giorgetti, che ha espresso preoccupazione per il rischio di una “recessione” in caso di mancato taglio dei tassi. Lagarde ha sottolineato che le decisioni della Bce non dipendono solo dalla politica monetaria, ma anche dalle scelte di bilancio dei singoli governi. La Bce terrà quindi in considerazione le decisioni di bilancio dei paesi dell’Eurozona e monitorerà attentamente il rispetto degli impegni presi.

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