Ultimo aggiornamento il 3 Febbraio 2024 by Redazione
Un carabiniere eroe della Resistenza: la scoperta di una lettera dimenticata
Renzo Borroni, 75 anni, di Macerata, ha fatto una scoperta sorprendente mentre sistemava gli oggetti dei suoi genitori deceduti. In fondo a un cassetto ha trovato una vecchia lettera a firma di Lilly Breitel, una donna ebrea di origine polacca che era stata internata nei campi di concentramento durante la Seconda Guerra Mondiale. La lettera, datata 15 settembre 1944, rivela che il padre di Renzo, Mario Borroni, all’epoca un giovane carabiniere di soli vent’anni, aveva svolto un ruolo eroico nella lotta al nazifascismo, aiutando ebrei e prigionieri di guerra stranieri.
Renzo Borroni ha raccontato all’ANSA: “Dopo la morte di mio padre e poi di mia madre Luciana, nel sistemare le loro cose ho ritrovato questa lettera che ha dato un senso ai racconti fugaci che ogni tanto papà faceva della guerra”. La scoperta è stata possibile grazie alla professoressa di storia contemporanea Annalisa Cegna, che ha aiutato Renzo a scoprire l’identità di Lilly Breitel e a comprendere l’importanza delle azioni di suo padre durante quel periodo oscuro della storia.
Un carabiniere patriota al servizio della Liberazione
La lettera di Lilly Breitel, scritta a macchina, esprime profonda gratitudine per l’aiuto ricevuto da Mario Borroni durante la guerra. La donna sottolinea che, sotto la divisa di carabiniere, Borroni ha sempre agito come un patriota, servendo la causa della Liberazione. La lettera rivela che Borroni ha aiutato molti prigionieri inglesi a fuggire dall’ospedale e ha ostacolato efficacemente le richieste delle autorità fasciste in merito a tali fuggitivi.
Questo ritrovamento ha reso ancora più speciale il ricordo di Mario Borroni per la sua famiglia. Renzo Borroni ha dichiarato: “Questa lettera commovente ha dato un senso ai racconti fugaci che mio padre faceva della guerra”. È un riconoscimento dell’eroismo e del coraggio di suo padre, che ha rischiato la propria vita per aiutare gli altri durante un periodo così difficile.
Una storia di eroismo che emerge alla vigilia della Giornata della memoria
La scoperta della lettera di Lilly Breitel e delle azioni eroiche di Mario Borroni arriva alla vigilia della Giornata della memoria, un momento in cui si ricorda l’Olocausto e si onorano coloro che hanno combattuto contro il nazifascismo. Questa storia è un esempio di come anche persone comuni, come un giovane carabiniere, abbiano potuto fare la differenza durante quegli anni bui.
Renzo Borroni ha concluso: “Sono grato di aver scoperto questa parte della storia di mio padre. È un ricordo che porterò sempre con me e che mi fa sentire orgoglioso della sua eredità”. La scoperta di questa lettera dimenticata ha reso ancora più speciale il ricordo di Mario Borroni e ha svelato un lato nascosto della sua vita, trasformandolo in un eroe nella lotta contro l’oppressione nazifascista.