Giustizia italiana si impegna a colmare organici magistratura entro il 2026

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Giustizia italiana si impegna a colmare organici magistratura entro il 2026 - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 3 Febbraio 2024 by Redazione

Il Ministro della Giustizia annuncia concorsi per colmare i posti vacanti

Durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario a Brescia, il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha dichiarato l’impegno del governo nel colmare gli organici della magistratura entro il 2026. Ha annunciato che sono già in corso tre concorsi per 400 posti, e un quarto concorso è in arrivo in collaborazione con il Consiglio Superiore della Magistratura (Csm). Nordio ha sottolineato l’importanza di abbreviare i tempi di selezione, che attualmente richiedono fino a 5 anni dalla presentazione della domanda fino alla nomina.

L’attenzione del Ministro sulla situazione carceraria

Il Ministro Nordio ha anche affrontato il tema delle carceri, definendole “una ferita” e sottolineando la necessità di affrontare la problematica. Ha assicurato che i fondi necessari sono disponibili e ha citato l’assunzione di 236 educatori penitenziari a livello nazionale, che contribuiranno a migliorare le condizioni di lavoro della polizia penitenziaria. Inoltre, è previsto l’arrivo di circa 2.000 nuovi agenti della polizia penitenziaria, che verranno assunti tra aprile e giugno.

Il Presidente della Corte d’Appello di Milano sottolinea la necessità di stabilità

Durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario a Milano, il Presidente della Corte d’Appello, Giuseppe Ondei, ha evidenziato l’importanza di amministrare e finanziare adeguatamente il sistema giudiziario. Ha criticato la tendenza a una continua serie di riforme, senza valutare i risultati ottenuti e senza considerare la necessità di stabilità per il corretto funzionamento della giustizia. Ondei ha sottolineato che la giustizia, come qualsiasi altra organizzazione, richiede una certa stabilità per poter affrontare le esigenze ordinarie e straordinarie.

Il Procuratore Generale di Roma evidenzia le sentenze assolutorie

Nella sua relazione per l’anno giudiziario, il Procuratore Generale facente funzioni di Roma, Salvatore Vitello, ha evidenziato il numero di sentenze di primo grado emesse nel distretto, che ammonta a 36.567. Di queste, 17.399 sono state pronunciate come assolutorie, con una percentuale complessiva del 47,5%. Vitello ha sottolineato che le sezioni monocratiche dei Tribunali presentano la maggiore percentuale di assoluzioni, principalmente a causa delle citazioni dirette del Pubblico Ministero. Ha auspicato che la riforma in corso possa ridurre l’incidenza delle sentenze di assoluzione e favorire un aumento delle richieste di archiviazione.

Sono già in piedi 3 concorsi per 400 posti, un quarto sta arrivando. Dobbiamo riuscire entro il 2026 a colmare gli organici della magistratura.
Il carcere è una ferita, bisogna aver visto per sapere cosa sia il carcere.
Sono stati assunti 236 educatori – ha ricordato poi, riferendo dati nazionali – anche questa è una cosa che va detta insieme alla gratitudine che tutti vogliamo esprimere alla polizia penitenziaria che lavora in condizioni disagiate e di cui stiamo cercando di aumentare organico e colmare vuoti.

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