Ultimo aggiornamento il 3 Febbraio 2024 by Redazione
Attacco di droni in Giordania: tensioni in aumento in Medio Oriente
Un attacco di droni su una base militare statunitense in Giordania, al confine con la Siria, ha causato la morte di tre soldati americani, aumentando la tensione nella regione del Medio Oriente. Al momento, non sono ancora chiare le circostanze e l’origine dell’attacco, ma l’Iran ha negato qualsiasi coinvolgimento o sostegno alle milizie responsabili. Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanaani, ha dichiarato: “Queste accuse sono fatte con obiettivi politici specifici di invertire la realtà nella regione”.
Biden promette una risposta
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha puntato il dito contro Teheran, affermando che l’attacco è stato effettuato da gruppi militanti radicali sostenuti dall’Iran che operano in Siria e Iraq. Biden ha dichiarato: “Mentre stiamo ancora raccogliendo i fatti di questo attacco, chiederemo conto a tutti i responsabili nel momento e nel modo che sceglieremo”. Anche il segretario alla Difesa americano, Lloyd Austin, ha incolpato le “milizie appoggiate dall’Iran” per i ripetuti attacchi contro le forze statunitensi, assicurando che la risposta arriverà “nel momento e nel luogo di nostra scelta”.
Trump critica Biden e la situazione si fa sempre più tesa
L’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha criticato duramente Biden, definendo l’attacco un’ulteriore conseguenza della sua presunta debolezza e resa. Trump ha affermato che se fosse ancora stato presidente, l’attacco di oggi, insieme all’attacco di Hamas del 7 ottobre e all’invasione russa dell’Ucraina, non sarebbero mai accaduti. Ha concluso dicendo che il mondo è sull’orlo della terza guerra mondiale.
Negli ultimi giorni, si sono verificati più di 158 attacchi contro gli Stati Uniti e le forze della coalizione in Iraq e Siria. Tuttavia, i funzionari hanno descritto questi attacchi con droni, razzi e missili come inefficaci, poiché non hanno causato gravi lesioni o danni alle infrastrutture. La situazione rimane tesa e incerta, con l’attenzione rivolta alle possibili azioni future e alla risposta degli Stati Uniti.